I neonati mettono tutto in bocca, dunque è molto importante essere certi di cosa sono fatti i giocattoli, le bottiglie e tutti gli altri oggetti con cui un bambino viene in contatto. Una classe di sostanze chimiche pericolose, conosciute come ftalati, è stata utilizzata nella fabbricazione di bambole, tettarelle e ciucci almeno fino al 1998. Da allora, il loro uso in tali prodotti è stato bandito o limitato prima in America, poi in Australia e, solo colpevolmente molti anni dopo, in Europa.
Il problema è che adesso i controlli sui prodotti che contengono ftalati fabbricati anche più di 10 anni fa non sono sufficienti per rilevare eventuali pericoli ancora in commercio. Il primo e più noto rischio è quello che questa sostanza ha sulla fertilità maschile.
Gli uomini la cui distanza anogenitale (AGD) è inferiore alla lunghezza media (circa 52 mm) hanno circa sette volte più possibilità di essere sub-fertili rispetto a quelli con un AGD più lungo. L’AGD, misurato con la distanza dall’ano alla parte inferiore dello scroto, è legato alla fertilità maschile in base al volume di sperma e degli spermatozoi. Precedenti studi, pubblicati nel 2005 e nel 2008, hanno trovato un possibile legame tra madri che sono state esposte a sostanze chimiche chiamate ftalati durante la gravidanza e l’AGD dei loro figli neonati e bambino più grandi.
Ma un altro effetto meno noto è che questa sostanza può incidere anche sulla pubertà, che può venire ritardata o accelerata, specialmente tra le bambine. Gli ftalati sono stati una delle classi chimiche che possono portare a pubertà ritardata o precoce nelle ragazze e aumentare il loro rischio di incorrere in problemi di salute più avanti nella vita. Altre sostanze sono i fenoli e i fitoestrogeni, e tutti sono conosciuti come distruttori endocrini in quanto interferiscono con il sistema ormonale. Essi sono presenti in molti prodotti di consumo come smalti per unghie, cosmetici, profumi, lozioni e shampoo, e a volte sono usati nella plastica o come rivestimenti dei farmaci o integratori alimentari.
Per essere sicuri che il proprio figlio non corra qualche rischio, è bene osservare la composizione dei prodotti che si acquistano per lui, e cercare la presenza di queste tre sostanze.
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[Fonte: Health24]