C’è troppa concentrazione di mercurio nel sangue dei neonati. Con conseguenze gravi per la loro salute. Questo metallo pesante, frutto della combustione dei combustibili fossili, sta diventando troppo presente, fin dalla nascita, nell’organismo dei bambini. Ed il problema si riflette anche sul sistema sanitario nazionale.
A lanciare l’allarme ci pensa uno studio condotto da una equipe multidisciplinare europea che ha voluto calcolare quanta fosse la concentrazione di mercurio nel sangue dei bambini a seconda del loro luogo di appartenenza. In totale nell’intera Eurozona sono circa due milioni i neonati esposti all’inquinamento da parte di questo metallo e duecentomila solo quelli italiani. I danni che la neurotossina derivante dal mercurio causa nei bambini ritardandone nei casi più gravi lo sviluppo cerebrale, portano ad una spesa di dieci miliardi di euro, affrontata ogni anno dai sistemi sanitari nazionali dei paesi.
La ricerca, pubblicata sulla rivista di settore Environmental Health , ha preso in considerazione la correlazione tra il metilmercurio, la sua presenza nell’ambiente e gli effetti sui neonati in diciassette paesi europei, valutando le condizioni cliniche di circa 1,9 milioni di minori. Quasi tutto l’intero campione è risultato subire un’esposizione a questo metallo superiore al limite di sicurezza stabilito pari a 0,58 microgrammi. I bambini più a rischio sono quelli inglesi, mentre quelli meno sottoposti a questo deleterio inquinamento gli ungheresi.
Il metilmercurio, nello specifico, è un metallo “scoria” che viene riscontrato anche naturalmente nell’ambiente in basse concentrazioni. E’ però contestualmente anche un residuo tossico della lavorazione e dell’uso dei combustibili fossili e si accumula con molta facilità all’interno della catena alimentare dei pesci. E’ in questo modo che le alte concentrazioni giungono fino a noi e di conseguenza, nei feti delle donne in gravidanza. Su di essi ha effetti neurotossici, con una forte influenza negativa nello sviluppo cognitivo e nel quoziente intellettivo.
Una buona scusa per votarsi alle energie alternative ed eco-sostenibili? Pensiamo proprio di si.
Fonte | Environmental Health
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