Secondo un recente studio, gli adolescenti che trascorrono più di 100 ore al mese nelle piscine con il cloro hanno una probabilità di sei volte superiore di contrarre asma e allergie. Per alcune persone, soprattutto bambini, le piscine sono come seconde case, dove possono passare delle ore a giocare, saltare dai trampolini, fare immersioni, rinfrescarsi o semplicemente imparare a nuotare.
Per tantissime altre persone invece, il pensiero di condividere una vasca d’acqua con tanti sconsciuti dà loro i brividi. In entrambi i casi, ad un certo punto della vita probabilmente ci si trova in una piscina, in una situazione difficile da evitare. A questo punto, che cosa un bambino può fare? Non è tanto la piscina con molto cloro che aumenta il rischio di asma. Secondo un recente studio, pubblicato su Yahoo! News dall’Università cattolica di Lovanio a Bruxelles, in Belgio, gli adolescenti che trascorrono più di 100 ore immersi nelle piscine hanno maggiori probabilità di contrarre questa malattia a causa di tutte le altre sostanze chimiche, ivi compreso proprio il cloro.
In effetti, i ricercatori hanno riferito che:
L’impatto di queste sostanze chimiche sulla salute respiratoria dei bambini e degli adolescenti sembra essere molto più importante – almeno di un fattore di cinque – rispetto a quello associato con il fumo passivo. Il cloro sospeso in aria sopra l’acqua della piscina colpisce le vie respiratorie di bambini e adolescenti.
I bambini che nuotano nelle piscine sterilizzate dal rame o argento, non hanno mostrato alcun aumento di asma, invece se i bambini avevano già mostrato tendenze allergiche, non hanno mostrato in questo caso alcun aumento della gravità dei sintomi. Nulla di nuovo sulla questione se i bambini che nuotano in piscine trattate con altri materiali si sentano meglio.
Purtroppo crescere in una metropoli, la quale nella maggior parte dei casi è molto inquinata, porta le famiglie a “proteggere” i polmoni dei propri figli facendogli fare sport. E lo sport preferito dai genitori molto spesso è proprio la piscina. Occhio dunque a dove portate i vostri figli. L’aria della città e gli effetti del cloro e degli altri componenti chimici potrebbero far male al vostro bambino, anche se non tutte le piscine sono uguali.
[Fonte: Treehugger]