Ciclo irregolare: a quale donna non è mai capitato? Le mestruazioni scandiscono l’età fertile femminile , ed al pari di un orologio, dovrebbero di norma essere precise e scandire con il loro ritmo buona parte della vita biologica della stessa.
Per periodi di lunghezza variabile e per diverse motivazione le donne soffrono di mestruazioni irregolari. Cosa intendiamo con queste parole e da cosa dipende? Andiamo a fondo del problema.
A livello fisiologico il ciclo mestruale si presenta ogni 4 settimane circa (28 giorni per la precisione) e dura dai 5 ai 6 giorni con un flusso di media abbondante. Questa “precisione” di comparsa è legata alla fisiologia dell’organismo e risente strettamente di diversi fattori, sia interni che esterni, che possono alterarne l’equilibrio.
Prima dei venti anni e dopo i 45 è normale che il flusso mestruale possa essere alterato nella cadenza: senza preoccuparsene troppo, è comunque consigliato effettuare dei controlli al fine di escludere delle patologie serie.
Il ciclo può risultare irregolare in molti modi. Uno dei più comuni disturbi ormonali e la polimenorrea, ovvero quando il ciclo mestruale si avvicenda nell’organismo ogni 21 giorni circa. In quel caso, specialmente se il flusso dura più di 5 giorni ed è abbondante, è necessario agire per evitare il rischio di anemia.
Quando le mestruazioni arrivano ad una cadenza di più di 32 giorni di distanza una dall’altra (oligomenorrea) , si soffre di ciclo mestruale lungo. Sebbene in questo caso non vi sia, in linea teorica un grande problema per la salute, a poter risultare compromessa, causa squilibrio ormonale od ovaio policistico, è la fertilità. Se si vuole avere un figlio è quindi bene affidarsi ad un buon ginecologo.
Le alterazioni del ciclo non riguardano solo la sua cadenza, ma anche la tipologia stessa del flusso e la sua durata. Se è troppo abbondante infatti la donna, come specificato in precedenza, rischia di diventare anemica. In quel caso non si rende necessario solo un consulto dal ginecologo o dall’endocrinologo, ma diventa importante anche ottenere una consulenza ematologica.
Se il flusso è scarso (ipomenorrea) non c’è da preoccuparsi fino a che la mestruazione si presenta ed avviene l’ovulazione. In mancanza della stessa è bene indagare. I due sintomi correlati potrebbero portare ad una menopausa precoce.
La maggior parte delle alterazioni mestruali sono direttamente legate a problemi di natura ormonale. Ma non va dimenticato: un periodo di forte stress può compromettere il nostro stato fisiologico a tal punto da sovvertire l’andamento del nostro ciclo. I rimedi per ovviare ad un ciclo irregolare sono quindi di due tipi: farmacologici (legati ai sintomi ed alle cause dell’alterazione, n.d.r) e psicologici: talvolta, in mancanza di evidenze cliniche, basta ritrovare la serenità e tutto si risolve.
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