Il 19 luglio parte la campagna informativa sull’endometriosi sulle reti RAI, con uno spot realizzato dal Ministero delle Pari Opportunità in collaborazione con la Fondazione italiana endometriosi onlus (Fie).
L’endometriosi è una patologia che colpisce circa 3 milioni di donne in Italia, spesso diagnosticata in ritardo. Nella gran parte dei casi, infatti, viene scoperta intorno ai 32 anni, quando solitamente si cerca un figlio. I sintomi sono generalmente un dolore pelvico, accompagnato da un ciclo mestruale tanto abbondante da diventare invalidante.
Testimonial d’eccezione dello spot è Nancy Brilli, colpita lei stessa da questa malattia, che per molti anni gli ha impedito di avere figli. Come racconta l’attrice:
Troppo spesso la prima cosa che viene detta alle donne affette è che non potranno avere figli. Forse e’ probabile, ma non sicuro, non è una condanna senza appello. La cosa più importante è mantenere la malattia sotto controllo e non sottovalutare i sintomi: a volte, basta una semplice analisi del sangue e con le cure del caso le ovaie possono essere salvate. L’endometriosi si può combattere, l’importante è non aspettare.
Le cause di questo male silenzioso, spesso sottodimensionato, ancora oggi sono oggetto di studio degli scienziati. Una delle ultime ricerche, infatti, ha individuato una correlazione tra endometriosi ed esposizione ad alti livelli di bisfenolo A (BPA), una sostanza chimica usata soprattutto in associazione con altri composti per la produzione di utensili da cucina in plastica. Non a caso, questa sostanza, impiegata anche nei biberon, è stata giudicata dannosa per la salute dei bambini, tanto che recentemente è entrato in vigore il divieto di commercializzazione di biberon in policarbonato contenenti BPA.
Un altro studio, condotto da Pietro Giulio Signorile, presidente della Fondazione italiana endometriosi, ha dimostrato l’esistenza di una relazione tra inquinamento ambientale e insorgenza della malattia. L’incidenza dell’endometriosi, infatti, è particolarmente elevata nelle zone do si registra la presenza di industrie che emettono grandi quantità di materiali inquinanti.
La prevenzione, come abbiamo detto tante volte, è l’arma più potente contro qualsiasi tipo di malattia. Come spiega il regista dello spot, Serafino Murri:
La campagna vuole raccontare le pene fisiche, psicologiche ed esistenziali che patiscono le donne affette da questo male ma in una luce di speranza, attraverso lo sguardo di due generazioni: una madre che ne ha sofferto e sua figlia adolescente, che con lo sguardo pieno di empatia, leggendo il diario della madre da giovane ne ripercorre la storia.
Fonte: Fondazione Italiana Endometriosi
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