Il 29 ottobre si celebra la Giornata Mondiale contro l’ictus, un danno cerebrale che si verifica quando l’afflusso di sangue diretto al cervello s’interrompe improvvisamente a causa della rottura o dell’ostruzione di un’arteria. In Italia ogni giorno colpisce circa 660 persone e miete più vittime di Aids, tubercolosi e malaria messe insieme.
Conoscere i sintomi e le cure, oggi disponibili come la trombolisi (molto efficace entro le prime 3/4 ore dalla comparsa dei sintomi) è fondamentale per combattere e prevenire l’ictus cerebrale. Lo slogan della VII Giornata Mondiale, promossa dalla World Stroke Organization (WSO) e patrocinata in Italia dal ministero della Salute è: “One in Six” e si riferisce al fatto che nel mondo ogni 6 secondi 1 persona viene colpita da ictus a prescindere dall’età e dal sesso. Numeri che fanno riflettere, soprattutto se pensiamo che 3 ictus su 4 causati dalla fibrillazione atriale si possono prevenire.
In occasione della VII Giornata mondiale dell’icuts scende in campo la Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus, promuovendo presso oltre 3000 farmacie nelle principali città italiane, il controllo della pressione arteriosa e della fibrillazione atriale,
anomalia del ritmo cardiaco che colpisce 1 ultracinquantacinquenne su 4.
L’ictus è, ancora oggi, una patologia molto sottovalutata, inoltre, è diffusa la credenza che colpisca soltanto gli anziani. I numeri, però, dicono che dei 200 mila nuovi casi che si verificano ogni anno nel nostro Paese, circa 10 mila riguardano soggetti con età inferiore ai 54 anni.
Come ha spiegato la professoressa Maria Luisa Sacchetti – Presidente Onorario della Federazione A.L.I.Ce. Italia Onlus e neurologa vascolare presso l’Azienda Ospedaliera del Policlinico Umberto I di Roma:
L’obiettivo delle nostre iniziative è quello di far emergere informazioni chiare e approfondite
su questa patologia. Ciò che emerge nella popolazione, infatti, è la scarsa conoscenza di cosa sia un ictus, come si manifesti e quanto sia importante il ricovero in ospedale il prima possibile. È quindi molto importante realizzare campagne informative, che coinvolgano anche le fasce più giovani della popolazione e che veicolino le informazioni sull’ictus nella maniera più corretta, mettendo le persone in grado di gestire questo aspetto della propria salute senza inutili allarmismi, ma anche con la necessaria serietà.
Via|A.L.I.Ce. Italia Onlus – Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale; Photo credits|Thinkstock