Una ricerca australiana è destinata a rivoluzionare uno dei settori della medicina più attuali degli ultimi anni, la diabetologia. Nonostante si dica spesso ai pazienti diabetici di ridurre la quantità di sale nella dieta, la ricerca dell’Università di Melbourne ha scoperto che i pazienti che nelle urine presentavano più alti livelli di sodio avevano un rischio minore di morire nell’arco dei 10 anni successivi.
Ovviamente i ricercatori si apprestano a precisare che non è il caso di abbuffarsi di patatine e salatini, ma ora sono necessarie ulteriori ricerche che potrebbero far cadere un tabù presente da anni. Osservando 638 pazienti over 60, tutti affetti da diabete di tipo 2, i ricercatori australiani hanno notato che ad ogni aumento di 2,3 grammi di sodio nelle urine, calava il rischio del 28% di contrarre malattie renali, mentre migliorava anche la pressione sanguigna riducendo i rischi di contrarre malattie cardiache.