Gli esperti sono chiari: non esistono oggetti sicuri. Tavoli, pavimenti, maniglie delle porte, attrezzi sportivi, tutti sono risultati contaminati da batteri potenzialmente pericolosi. La presenza di microrganismi è stata documentata anche sui telefonini, sul mouse e sulla tastiera del computer.
Fortunatamente solo 1.500 di questi batteri sono pericolosi e possono causare malattie come polmoniti o infezioni cutanee. Per essere al sicuro è dunque fondamentale migliorare l’igiene sia personale, che nella propria casa e nei posti di lavoro. E l’avvertimento degli esperti riuniti al Congresso europeo di malattie infettive e microbiologia, a Barcellona.
I migliori veicoli di batteri dannosi sono soprattutto le lenti a contatto, gli animali in casa e l’acqua usata dagli studi odontoiatrici. Il professore Voss del Canisius-Wilhelmina Hospital in Olanda spiega.
Il vero problema è che sta aumentando molto rapidamente il numero di ceppi batterici che sviluppano resistenze nei confronti di disinfettanti e antibiotici
Alcuni di questi microrganismi resistenti diventano quindi difficili da distruggere e possono sopravvivere a lungo. La soluzione, per gli studiosi, è una sola: bisogna fare una regolare disinfezione degli oggetti di uso quotidiano.
E poi vale sempre la sana vecchia abitudine di lavarsi spesso le mani, specie se si lavora in ambito ospedaliero. C’è infatti un legame stretto tra la contaminazione degli oggetti e quella delle mani.