Leucemia, l’Unione europea approva un nuovo farmaco contro la sua forma mieloide. Si tratta di un doppio traguardo: il primo riguarda l’esistenza stessa di una nuova cura utilizzabile nella lotta contro questo particolare tumore del sangue. Il secondo è direttamente relativo alla molecola: la sua messa a punto è tutta italiana.
Parliamo del dasatinib, molecola attiva nata grazie agli ematologi chimici italiani nei lavoratori Bristol – Myers Squibb tre anni fa.
Il farmaco ad essa relativo è stato recentemente presentato ad Orlando, presso il convegno dell’ American Society of Hematology: una conferma ufficiale avvenuta a circa 18 mesi dalla fine dello studio “Dasision” , condotto su 519 pazienti di 26 Paesi, tra i quali l’Italia. La conferma da parte dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha rappresentato la ciliegina sulla torta di un percorso davvero importante, che riguarda da vicino ogni singolo malato di leucemia mieloide.
I progressi fatti nel campo della cura della leucemia negli ultimi tempi sono stati straordinari ed evidenti: fino a dieci anni fa si avevano, come unica arma, la chemioterapia, l’interferone ed il trapianto di midollo osseo. Il professore Michele Baccarani, dell’Università di Bologna è tra gli estimatori di questo nuovo farmaco.
La leucemia mieloide cronica è un tumore delle cellule del sangue e del midollo osseo a progressione lenta la cui prevalenza sta aumentando poiché i pazienti vivono più a lungo. Oggi, l’ampliato ventaglio farmacologico, oltre a favorire la cura migliore, abbassa anche l’ansia dei malati che si sentono più sicuri sapendo di non essere legati a un unico farmaco e al rischio di non poterlo assumere a causa di intolleranze o effetti collaterali negativi.
La molecola usata fino ad ora, si è resa protagonista nel 25% dei casi, di scarsa efficacia e forti reazioni collaterali. Il professore Baccarani non lesina soddisfazione per la recente approvazione.
Ogni anno in Italia si registrano circa 1.000 nuove diagnosi. Ha un’incidenza del 15 per cento rispetto a tutte le leucemie degli adulti e di circa il 2-3 per cento rispetto a quelle dell’infanzia. Dobbiamo quindi rallegrarci di possedere dasatinib, una nuova, potente arma per il trattamento di prima linea della leucemia mieloide cronica Philadelphia positiva.
Fonte: Associazione Luca Coscioni