L’artrite reumatoide è una malattia cronica delle articolazioni, che si manifesta con dolore e gonfiore. In genere i tessuti più colpiti sono la membrana sinoviale, le cartilagini e le ossa, ma può coinvolgere anche altre organi e apparati come occhi, polmoni, cuore e reni. Ad oggi, la ricerca scientifica, nonostante i progressi fatti, non è stata in grado di dare una risposta su quali siano le cause di questa invalidante patologia, anche se sembra che il sistema immunitario giochi un ruolo decisivo.
Nel tentativo di chiarire le cause dell’artrite reumatoide, che di solito esordisce tra i 30 e i 50 anni (ma colpire anche da bambini e da anziani) e rende difficile eseguire anche il più semplice dei movimenti, i ricercatori dell’Università di Lund in collaborazione con l’Università di Göteborg (Svezia), hanno condotto uno studio i cui risultati sono stati pubblicati sulla versione online dell’Annals of the Rheumatic Diseases.
L’ipotesi suggerita dagli esperti è che il testosterone basso, sia nelle donne che negli uomini (e soprattutto in questi ultimi), sia la spia di un possibile sviluppo dell’artrite reumatoide. Gli esperti hanno preso in esame oltre 33mila persone, che hanno partecipato al programma Malmo Preventive Medicine, iniziato nel ’74. I partecipanti, sono stati sottoposti ad una serie di test, alla compilazione di un questionario sullo stile di vita e sulla salute e all’esame del sangue (a digiuno).
Una volta identificati i pazienti che avevano ricevuto nel tempo una diagnosi di artrite reumatoide, gli studiosi hanno analizzato i campioni di sangue incrociando i dati dei partecipanti della stessa età, che invece non avevano sviluppato la malattia (si trattava di uomini). Il team ha valutato anche i fattori considerati di rischio come il fumo e l’indice di massa corporea. Ne è emerso che gli uomini con bassi livelli di testosterone nel sangue avevano maggiori probabilità di sviluppare la patologia.
Photo Credit| Thinkstock