L’otite media, più comunemente conosciuta come infezione dell’orecchio, è la malattia più frequentemente diagnosticata bambini al di sotto dei 15 anni di età ed è la causa primaria delle visite al pronto soccorso. Più dell’80% dei bambini subisce almeno una volta l’infezione all’orecchio prima del terzo compleanno. Un nuovo studio potrebbe introdurre una strategia indolore per prevenire l’otite con la vaccinazione. Ad idearla è stata Lauren Bakaletz, direttore del Centro per la Patogenesi microbica all’Istituto di Ricerca del Nationwide Children’s Hospital in collaborazione con John Clements, della Tulane University School of Medicine di New Orleans.
Questo genere di infezioni sono in genere trattate con antibiotici, oppure, se si verificano abbastanza spesso, attraverso un intervento chirurgico.
L’emergere di microrganismi resistenti agli antibiotici e la natura invasiva della procedura chirurgica sollevano la necessità di sviluppare modi diversi di trattare o, preferibilmente, prevenire le infezioni all’orecchio
ha spiegato il Dott. Bakaletz.
I dati dei ricercatori, raccolti a livello nazionale, sono stati i primi a dimostrare l’immunizzazione come un modo efficace per prevenire le infezioni. Il vaccino è stato testato inserendo la soluzione con un contagocce nelle orecchie di un cincillà, e poi strofinando. Il dr. Bakaletz ha ammesso che il vaccino è stato estremamente efficace, e che il suo gruppo di ricerca è entusiasta della possibilità dell’immunizzazione senza siringhe.
Il vaccino funziona attivando le cellule che si trovano appena sotto la superficie della pelle. Quando il liquido tocca la pelle, le cellule inviano il vaccino ai linfoidi dell’organismo dove esso è in grado di generare una risposta immunitaria rapidamente, riducendo o eliminando l’NTHI, uno dei batteri comunemente responsabili delle infezioni delle orecchie, ma anche del naso. Conclude Bakaletz che:
Questi studi gettano le basi per un efficace ma semplice, poco costoso e potenzialmente innovativo modo di fornire i vaccini. La nostra speranza è di applicare il metodo del vaccino sulla pelle, il quale ci permetterà di distribuirlo anche ad alcuni dei bambini più poveri del mondo.
Oltre a proteggere contro le infezioni, questa ricerca potrebbe avere importanti implicazioni per la prevenzione di altre malattie delle vie respiratorie causate dall’NTHI.
[Fonte: Sciencedaily]