Nel tempo la parola depressione è stata fin troppo abusata e per tale motivo, a mio parere, si è considerata questa malattia con troppa superficialità. Oggi mi sembra le cose siano leggermente cambiate in meglio, ma è ancora difficile distinguere i sintomi della depressione vera e propria dalla tristezza e dalla melanconia che per vari motivi possono aggredire la mente ed il corpo di un individuo. Come fare allora a capire quando qualcosa non va ed è necessario farsi aiutare da un esperto? Cerchiamo di identificare insieme i sintomi più comuni di questa patologia.
Sintomi della depressione
In genere si parla di depressione maggiore quando la sofferenza si sviluppa nell’arco di tutta la giornata (e non solo un paio d’ore di tristezza) e perdura nel tempo: già dopo due o tre settimane consecutive è il caso di affrontare il problema con serietà, soprattutto se coesistono (secondo gli standard clinici) almeno cinque dei seguenti sintomi:
- Tristezza costante e sensazione di “vuoto”, di non avere speranze di soluzione
- Ansia e sensazione di panico
- Stanchezza costante, incapacità di reazione agli eventi, mancanza di energia, sensazione di impotenza
- Disturbi del sonno: incapacità ad addormentarsi, insonnia, risvegli continui e al contempo desidero costante di dormire, di stare nel letto in silenzio, da soli
- Perdita di interesse per le cose quotidiane, anche per quelle fino allora piacevoli; si assiste spesso anche ad un calo della libido
- Diminuzione o aumento dell’appetito senza ragioni specifiche
- Pianto facile
- Dolori e malessere diffusi, che non passano nonostante le terapie farmacologiche del caso
- Difficoltà di concentrazione, perdita di memoria o incapacità di prendere decisioni
- Irritabilità
- Senso di colpa continuo
- Pensieri di morte ed in generale negativi o fantasie suicide o tentato suicidio.
Diagnosi depressione
I sintomi fisici della depressione insieme a quelli mentali, indicano come questi disturbi possono influire negativamente sulla qualità della vita, oltre che come sia difficile fare una diagnosi. Non esiste infatti un test specifico con questo scopo (anche se da tempo si sta testando un’analisi del sangue), ma solo una valutazione specialistica della clinica, ovvero dei sintomi, della familiarità con la malattia o di un pregresso. Soprattutto andranno escluse tutte quelle patologie fisiche che possono provocare la stessa sintomatologia: negli anziani ad esempio la stanchezza e la perdita di memoria sono riconducibili anche all’Alzheimer o altre forme di demenza, così come i dolori diffusi possono essere fisiologici con l’età che avanza. Oppure: anche l’ipotiroidismo può provocare disturbi similari, ecc. Solo dopo questi passaggi essenziali il medico stabilita la diagnosi di depressione potrà avviare alla giusta terapia, spesso psicoterapica e/o con farmaci antidepressivi. Nella maggior parte dei casi si può guarire.
Potrebbero interessarvi anche i seguenti articoli:
- La depressione
- Depressione in gravidanza e post partum, che fare
- Cause della depressione
- Depressione o tristezza? Capire i sintomi
Foto: Thinckstock