Lo stress è senza dubbio un problema che affligge molte persone. Alla lunga può essere fattore di rischio per numerose malattie ed è uno dei temi più dibattuti in ricerca. La dott.ssa Dana Becker, professoressa di Social Work al Bryn Mawr College affronta in un libro il problema presentando alcuni miti e sfatandoli. Ma ha ragione?
La domanda provocatoria nasce ovviamente dalla conoscenza di numerosi e pregressi studi nei quali lo stress viene imputato di diverse colpe, alcune rigettate a priori dalla psicologa. Vogliamo condividerli con voi per sapere cosa ne pensate. Per chi avesse dimestichezza con l’inglese, il libro in questione è: “One Nation Under Stress: The Trouble With Stress as an Idea”.
1) Dormire bene, fare attività fisica e una dieta corretta riducono lo stress
Secondo la dottoressa non è propriamente in questo modo. Sebbene la cura di noi stessi ed uno stile di vita sano possono aiutarci a stare bene, se non si conosce la vera causa della stress non se ne potrà uscire. Su questo punto di vista chi vi scrive è d’accordo a metà. E’ il nostro stesso organismo a sentirsi meglio quando adeguatamente “coccolato” aiutandoci in questo modo ad affrontare i problemi. E dopo una bella dormita, ci si sente sempre meno stressati.
2) Lo stress rende le persone più vulnerabili ai malanni
A quanto pare non sarebbe così. Nel suo libro Dana Becker cita due psicologi, i professori Suzanne Segerstrom e Gregorio Miller che dopo aver revisionato circa 300 studi sullo stress e sul funzionamento del sistema immunitario sostengono che quest’ultimo sia in grado di sopportare grandi dosi di stress. Ci chiediamo quindi se lo stesso è valido quando lo stress sfocia in ansia, pericolosa per alcune tipologie di malattia.
3) Un gran numero di persone che vivono eventi traumatici sviluppano lo stress post-traumatico
In questo caso sono i numeri a dare ragione alla ricercatrice, almeno per ciò che concerne gli Stati Uniti. Su un 60% di adulti che hanno subito esperienze traumatiche, la percentuale di manifestazione di sindrome da stress post-traumatico oscilla tra il 6,8% ed il 7,8%.
4) La reazione allo stress cambia tra donne e uomini per differenza genetica ed ormonale
A quanto pare la differenza genetica porterebbe ad un approccio differente allo stress tra uomini e donne ma non la differenza ormonale. Si tratta di uno dei punti più controversi della ricerca della dottoressa statunitense: accettabile infatti il punto di vista citato sulle differenze di genere dell’epidemiologa Sara Knox, ma decisamente da prendere con le pinze le considerazioni in merito all’ossitocina dell’autore del libro “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”.
Voi cosa ne pensate? Ha ragione?
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