Menopausa precoce e gravidanza: che fare

Menopausa precoce e gravidanza: due parole che purtroppo tra di loro non hanno un bel rapporto. Specialmente se la donna desidera avere un bambino. Quando infatti questa “patologia” si presenta, le chance della donna di rimanere incinta scendono vertiginosamente.

La prima cosa da fare in caso di ciclo mestruale irregolare è quella di verificare se effettivamente sia in uno stato di menopausa precoce, non solo per un’eventuale concepimento, ma per i problemi che questa condizione potrebbero portare a prescindere alla salute.

Se la diagnosi venisse confermata, per rimanere incinte sono essenzialmente due le strade da intraprendere. La prima, nella speranza che il valore del FSH si trovi ancora nei giusti limiti, è quella di una stimolazione ovarica. Si tratta di una tecnica in grado di dare un pochino più di “forza” ad un ovaio un po’ pigro, usate quasi sempre quando si hanno problemi nel concepimento e sia, tra l’altro, una storia pregressa di endometriosi. In alternativa si può provare con una stimolazione ormonale, ma si tratta di una strada non sempre praticata e praticabile.

Se i valori non lo consentono, purtroppo almeno per ciò che riguarda l’Italia, non vi è poi molto da fare. Si tratta di un problema a livello legislativo: nel nostro paese infatti non è ammessa una fecondazione di tipo eterologo, unico modo per le donne in menopausa di concepire un figlio, sebbene non si tratti del proprio ovulo.

Ovviamente, se si decide di ricorrere alla fecondazione eterologa recandosi all’estero, è necessario essere seguiti una volta tornati ad un centro specializzato in grado di seguire correttamente e non far mancare nulla, sia alla madre che al bambino nel corso della gestazione: la menopausa precoce infatti comporta diversi disturbi che necessitano di essere seguiti ed affrontati.

Avere un figlio quando si è affetti da menopausa precoce può essere possibile, va ricordato, ma è tutt’altro che semplice.