Alla fine non ce l’ha fatta. Steve Jobs ha perso la sua battaglia contro il cancro al pancreas che dal 2004 si è divertito a giocare con la sua salute. Questa particolare tipologia tumorale è tra le più aggressive che possano colpire l’uomo. E difficilmente, sebbene il genio della Apple avesse specificato subito dopo la diagnosi che si trattava di una forma poco violenta, la sopravvivenza supera i cinque anni.
Steve Jobs fu visto l’ultima volta in pubblico lo scorso giugno, e le immagini che lo riguardavano non riuscivano a nascondere la gravità delle sue condizioni. Aspetto scheletrico, stanchezza cronica. Quando lo scorso agosto rassegnò le dimissioni come Ceo della sua azienda in molti capirono che per lui non c’era niente da fare.
L’approccio di Steve Jobs al suo cancro al pancreas fu molto particolare appena diagnosticato. I medici gli dissero che la sua forma non era molto invasiva e l’uomo, invece di sottoporsi , come da protocollo, a terapia chemioterapica, decise di seguire semplicemente un regime dietetico differente , salvo poi sottoporsi ad una pancreaticoduodenectomia per eliminare dall’organismo il tumore. In tal senso non è mai stato chiarito se successivamente l’uomo ebbe bisogno o fu sottoposto a chemioterapia o radioterapia.
Dopo questo primo intervento, le condizioni di Steve Jobs sembrarono migliorare decisamente, almeno fino al 2006, quando inizialmente si iniziò a parlare di un virus, di una polmonite molto forte a causa della quale avrebbe dovuto sottoporsi a cure antibiotiche. Voci che mal si accoppiavano all’aspetto cachettico (estrema magrezza, perdita consistente di tono muscolare) del capo di Cupertino.
Eppure anche in quel caso, sebbene con difficoltà , Steve sembrò uscire dalla sua condizione, tornano al comando della sua azienda. Fino al 2009, quando fu costretto a subire un trapianto di fegato a quanto pare per non meglio specificati “squilibri ormonali”. O per lo meno così spiego lui stesso. Anche in questo caso, sebbene molto smagrito e debole, Jobs sembrò essere rinato. Fino allo scorso giugno, quando smise di farsi vedere in pubblico. Il resto, è storia nota.
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