Il problema della pipì a letto dei bambini può avere cause diverse e bisogno di diversi rimedi a seconda dell’età in cui si manifesta. Cerchiamo di scoprirne di più valutando le soluzioni più adatte di caso in caso.
Cause pipì a letto bambini
Le cause della pipì a letto nei bambini possono essere sia di tipo fisiologico che psicologico. Nel primo caso esse sono da collegare ad una eccessiva produzione di urina o ad un’anomala attività della vescica. Come comprendere quale sia il disturbo alla base? Bisogna osservare quante volte questo problema si manifesta. In caso esso si presenti solo di notte, una delle cause più accreditate è quella di un’alterazione del ritmo giorno/notte della produzione dell’ormone antidiuretico da parte dell’asse ipotalamo-ipofisario. Se al contrario degli episodi si presentano (avvenimento più raro, N.d.R.) anche nel corso del giorno potrebbe esservi in atto un ritardo della maturazione vescicale.
Ovviamente vi è differenza se la pipi a letto riguarda bambini di 6 anni o bambini di 9 anni: nel primo caso si possono ipotizzare prima di tutto cause fisiologiche, mentre nel secondo è necessario mettere in conto anche eventuali problemi psicologici. Quando il bambino fa pipì a letto non si può non affrontare il problema considerandolo di poco conto, anche solo per combattere l’imbarazzo che lo stesso si trova a provare.
Quando si sono esclusi possibili patologie o disturbi è necessario concentrare la propria attenzione sul quadro psicologico del minore. Tra le cause della pipi a letto dei bambini infatti possono esservi degli stati d’ansia non risolti, stress legati a specifici episodi o cambiamenti che il bambino non è in grado di accettare.
Rimedi pipì a letto
I rimedi contro questo disturbo sono ovviamente legati alle cause scatenanti. Se le stesse sono fisiologiche, con l’aiuto di specialisti è possibile ovviare al problema rendendo meno imbarazzanti gli incidenti per gli stessi. In alcuni casi non bisogna fare altro che attendere che il piccolo acquisisca il controllo della vescica. In caso contrario, se il disturbo non dipende da cause fisiologiche o si presenta in bambini di 8 anni o maggiore età è bene parlarne con il pediatra ed iniziare un potenziale percorso di supporto psicologico che aiuti ad eliminare il fattore di stress alla base.
Fonte | Ospedale Bambin Gesù
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