Avere le piastrine basse nei bambini e nei neonati può rivelarsi una condizione molto pericolosa. In età infantile e pediatrica non è raro che questo accada, ma bisogna saper comprenderne da cosa dipenda ed agire di conseguenza per trovare una cura efficace.
Piastrine basse nei bambini e nei neonati, i valori
Il valore di riferimento per considerare i bambini affetti da piastrinopenia è simile a quello dell’adulto. Il limite basso è pari a 150mila unità. Al di sotto di questo livello si parla di piastrine basse. La patologia viene considerata grave se la conta scende sotto le 100 mila unità. Molto severa se le piastrine vengono registrate in numero inferiore a 50 mila.
Piastrine basse nei bambini e nei neonati, l’incidenza
E molto importante comprendere che in alcuni casi le possibilità che il bambino sviluppi una piastrinopenia sono molto alte. Voi sapevate che la trombocitopenia, la scarsa produzione dei trombociti che danno vita alle piastrine, è un problema molto diffuso tra i neonati prematuri? Nello specifico, ed in questo caso i dati sono necessari, parliamo di un’incidenza tra l’1% ed il 4% per i bambini nati a fine termine, ed una probabilità di sviluppo della condizione per il 40%-70% dei bambini che nascono pre-termine. E capirete che con le conseguenze tipiche di questa condizione come le emorragie interne, non vi è da perdere tempo se si registra sia nei bambini sia nei neonati un valore basso delle piastrine nel sangue.
Piastrine basse nei bambini e nei neonati, la cura
Le piastrine basse nei neonati e nei bambini devono essere immediatamente curate. La terapia di elezione in questo caso, data l’età e l’organismo dei piccoli pazienti è una trasfusione piastrinica. Di solito viene utilizzato materiale ematico della madre avente lo stesso gruppo sanguigno “ripulito” dagli anticorpi. La trasfusione è necessaria, soprattutto se i piccoli pazienti sono a rischio sanguinamento. Essi dovranno essere monitorati con attenzione per evitare qualsiasi tipo di infezione.
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