Nominato il nuovo comitato chiamato a giudicare il metodo Stamina, qualche reazione più calda era da aspettarsela. Ma che alcuni esperti potessero trovare la scelta ridicola o inutile, sinceramente ci ha scioccato un poco in quanto a scelta dei termini.
Da ciò che riporta La Stampa, i ricercatori italiani hanno deciso di dire la propria con forza e convinzione, tentando di riportare al centro di tutto la credibilità del sistema scientifico italiano. Davide Vannoni non viene considerato autorevole nel campo delle cellule staminali e l’urgenza, spiegano gli scienziati, è quella di chiudere definitivamente la questione, come da tempo anche Nature auspica e chiede al ministro della Salute Beatrice Lorenzin. I malati per poter ottenere le cure, come vi abbiamo anticipato, si sono anche riuniti in una cooperativa. Ma sta diventando sempre più chiaro che l’intera comunità scientifica consideri totalmente inutile se non pericoloso il metodo Stamina. Tra di loro una delle voci che suona senza dubbio con molta più forza è quella di Silvio Garattini, il direttore dell’Istituto Mario Negri:
C’è in atto un’inchiesta giudiziaria, le famiglie si sono sentite imbrogliate, hanno perso soldi e tempo e i medici di Brescia hanno detto di non aver visto benefici. Ritengo che allo stato attuale si dovrebbe chiudere questo capitolo bocciando completamente il progetto Stamina, mi sembra che ci siano tutte le condizioni per farlo.
Vi abbiamo voluto riportare questa perché una delle più autorevoli ed autoritarie, ma i colleghi dell’uomo non sono meno duri sul protocollo di Davide Vannoni, Si parla di inutilità, violazione delle più basilari norme sia a livello scientifico che legali. Ed all’estero non va meglio. Questo “tergiversare” sulla questione sta, secondo molti nostri ricercatori “in trasferta”, ledendo in maniera sera l’immagine dell’Italia, la sua “reputazione scientifica”. Onestamente chi vi scrive pensa da tempo che l’unico modo per fare cadere ogni dubbio sia una seria sperimentazione scientifica, che però tarda ad arrivare ormai da mesi.
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