l’uso dei telefoni cellulari è sempre più diffuso, soprattutto tra i giovanissimi e si sta trasformando in vero e proprio abuso. Gli effetti nocivi per la salute sono oramai evidenti, alcuni legati agli effetti termici: l’interazione di un campo elettromagnetico con un sistema biologico, infatti, provoca aumento della temperatura coroporea. Quando le esposizioni sono molto intense e prolungate possono anche superare il meccanismo di termoregolazione portando a morte le cellule con necrosi dei tessuti.
Come ha spiegato la dottoressa Maria Grazia Sapia, pediatra, esperta di ambiente e bambino nel corso del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Caserta sulle onde elettromagnetiche e la salute dei bambini:
Dobbiamo creare delle linee guida per limitare il più possibile l’uso dei telefonini ai bambini, evitandone totalmente l’uso prima dei 10 anni e limitandone, con le dovute precauzioni, l’uso dopo tale età.
In effetti a quell’età i bambini dovrebbero trascorrere gran parte del proprio tempo all’aria aperta, facendo sport o divertendosi con i propri amici. Ad oggi non si conoscono tutte le conseguenze legate all’uso dei cellulari, ma l’abuso potrebbe causare perdita di concentrazione e di memoria, oltre ad una minore capacità di apprendimento ed un aumento dell’aggressività e di disturbi del sonno.
Come si augurano gli esperti, se proprio i genitori non possono fare a meno di dare ai propri figli il telefonino, che venga usato il meno possibile. Ma tutti noi sappiamo perfettamente che non è così e che la maggior parte dei bambini, oltre che degli adolescenti (ma aggiungere anche molti adulti) vive scambiandosi sms, chattando o navigano in Internet tramite il proprio smartphone. In realtà bisognerebbe mettere un freno a tutto questo prima di tutto per la salute e poi per evitare l’isolamento.
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