L’estate sta finendo (anche se quest’anno è davvero durata pochissimo) e dunque c’è già chi pensa al rientro a casa e a tutto quello che si porta dietro l’inizio dell’autunno: lavoro, nuovo stress, cambi di ritmo e… allergie! I soggetti che soffrono di allergie autunnali sono infatti già in apprensione: perché si sa, settembre è tra i mesi più delicati per tutti coloro che sono alle prese ogni anno con occhi gonfi, raffreddore e molti altri sintomi legati a fattori allergici.
Anche se c’è da fare una premessa importante e indispensabile: le allergie autunnali provocano sintomi meno intensi rispetto a quelli che si scatenano in primavera e il motivo è da ricondurre alla minor quantità di pollini e di allergeni che sono in circolazione e che dunque influiscono in modo meno massiccio sulle reazioni allergiche.
I sintomi delle allergie autunnali sono più o meno gli stessi di quelli delle classiche allergie ai pollini: lacrimazione spontanea, gonfiore agli occhi, occhi sempre arrossati, raschiore alla gola. Ma quali sono i nemici numero 1 dei soggetti allergici in autunno? Intanto gli acari che tra i 16 e i 24 gradi e in condizioni di umidità superiore al 60-70% trovano l’habitat naturale nel quale riprodursi. E ancora la Parietaria, una pianta che colonizza muri vecchi e aree incolte che torna a impollinare a settembre rendendo dunque difficile la vita di tutti coloro che soffrono di allergie. E ancora, tra i nemici giurati delle allergie autunnali, c’è la Ambrosia che fino a poco più di dieci anni fa non esisteva in Italia ma che è stata invece importata dai lontani Stati Uniti. Anche questa pianta, secondo gli esperti, è tra le principali responsabili delle allergie di settembre-ottobre: il suo polline si concentra in percentuali più alte in alcune zone del Nord Italia ed è causa del proliferarsi di allergie.
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