Ottobre è il mese della prevenzione contro il tumore al seno e la Fondazione Umberto Veronesi ha lanciato la campagna Pink is Good, tutta dedicata alle donne e all’importanza della prevenzione nella diagnosi del cancro alla mammella.
Una corretta prevenzione, infatti, aumenta di gran lunga la possibilità di sconfiggere il tumore al seno: ed ecco perché, nel tentativo di sensibilizzare le donne facendo capire loro l’importanza di eseguire ogni anno esame di controllo, Pink is Good insieme allo staff PittaRosso ha organizzato per domenica 26 ottobre una camminata benefica a Milano con l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare borse di studio e progetti di ricerca. Alla camminata benefica parteciperanno anche dieci donne, facenti parte di #NOTHINGSTOPSPINK, un progetto che prevede l’allenamento di 10 donne operate di tumore al seno le quali prenderanno parte alla maratona che si svolgerà il prossimo 2 novembre 2014 a new York. Una scelta che mira a sottolineare anche l’importanza dello sport nella donna che ha subìto un intervento al seno e che ha come obiettivo primario quello di riprendere in mano la sua vita.
L’informazione e la prevenzione sono comunque il primo passo di una lotta, quella contro il tumore al seno, che può essere vinta: anche perché i sintomi del cancro alla mammella, nella sua prima fase, non ci sono ed è per questo che solo accurati esami di controllo effettuati con regolarità possono individuare una situazione anomala e consentire un intervento tempestivo. Ed ecco che per tutto il mese di ottobre, anche il web si è mobilitato: fino al 31ogni donna potrà inviare le proprie domande sui social network usando l’hashtag dedicato #senonlosai e un esperto risponderà. L’importanza della consapevolezza e dall’informazione è sottolineata dal professor Alberto Luini, Direttore della Divisione di Senologia e Co-Direttore Programma Senologia Istituto Europeo di Oncologia (IEO).
La comunicazione fa parte a tutti gli effetti della lotta contro il tumore al seno. Informare la popolazione significa offrire a tutti l’opportunità di scegliere il meglio per se stessi. Abbiamo il diritto di conoscere gli strumenti di prevenzione e di cura di eccellenza: solo così potremo decidere come vivere e cosa fare in caso di malattia