L’ibuprofene? In pratica un elisir di lunga vita. O almeno è quello che sperano gli scienziati del Buck Institute for Age Research in California, i cui test condurrebbero verso la possibilità dell’esistenza di benefici antinvecchiamento da parte del suddetto farmaco.
Diverse sperimentazioni condotte su dei lieviti hanno mostrato che il farmaco con il quale noi curiamo il mal di testa, è in grado di allungare sensibilmente la loro vita, insieme a quella di vermi e mosche, in una misura del 15%. Certo, la ricerca è ancora nella sua fase in vitro, e per comprendere l’effetto dell’ibuprofene sugli esseri umani basterebbe forse semplicemente osservarli sul lungo periodo, non di meno i risultati appaiono comunque molto interessanti. Soprattutto se pensiamo alla nostra società ed alla fissazione che ha per la giovinezza. Pubblicato sulla rivista di settore Plos Genetics, rapportando lo studio ad un campione umano, le dosi di ibuprofene che prendiamo durante il corso della nostra esistenza potrebbe avere un “effetto collaterale” speciale: quello di regalarci 12 anni di vita in più.
Gli scienziati hanno infatti usato delle dosi in “scala” rispetto a quelle che noi consumiamo naturalmente proprio per calcolare quanto l’ibuprofene potesse avere effetto in tal senso. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di un medicinale molto usato: assumiamo questo antidolorifico anche per curare i dolori muscolari, l’influenza, il dolore alle ossa e molto altro. Il funzionamento “anti-età” di questo farmaco ancora non è chiaro, ma sembra essere correlato alle cellule ed alla loro capacità di assumere il triptofano, elemento contenuto ad esempio anche nelle uova e nella cioccolata. Commentano i ricercatori:
Il nostro studio sostiene l’idea che i farmaci di uso comune possono avere proprietà inaspettate. Abbiamo solo bisogno di più ricerca per esaminare e comprendere queste proprietà.
Questo non significa che bisogna abusarne: è infatti pericoloso per chi soffre di ulcera e tra le altre cose può essere causa di infertilità nelle donne.
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