Una neonata è nata incinta di due gemelli. La condizione, rara ma non impossibile, prende il nome di “fetus in fetu” e si presenta in un caso ogni 500 mila nascite. Avvenimenti del genere creano sempre molto scalpore, anche nella comunità scientifica.
Gli scienziati infatti sono ancora alla ricerca di una spiegazione medica precisa del “fetus in fetu”, o ancor meglio di come avvenga tecnicamente il processo. Nello specifico parliamo di una bambina di Hong Kong nata nel novembre del 2010. Sembrava che la piccola ad un primo esame avesse un tumore nell’addome. Una volta sottoposta agli esami di rito ci si è resi conto che quelle che nelle lastre apparivano come macchie erano in realtà due feti di 8 e 10 settimane ciascuno, che pesavano rispettivamente 9 e 14 grammi. Non solo. In parte erano formati: presentavano tutti e due quattro arti, la gabbia toracica, la colonna vertebrale, intestino ed ano ed erano collegati ad una massa di placente tramite il cordone ombelicale, quindi in tutto e per tutto una gravidanza.
Ovviamente la bambina non poteva aver concepito durante la sua stessa gravidanza. Secondo gli esperti la “fertilizzazione dei due feti” è avvenuta per una particolare condizione creatasi che ha portato all’impianto degli ovuli fecondati della madre nell’addome della figlia. Appena è stato possibile, circa due settimane dopo la nascita, la bambina è stata sottoposta ad un intervento chirurgico per rimuovere entrambi i feti. Tecnicamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato questo caso come un particolare tipo di tumore: il teratoma maturo. I ricercatori dell’ospedale dove la bambina è nata ed è stata in cura, il Queen Elizabeth Hospital di Hong Kong, hanno reso noto che nella comunità scientifica la teoria della gravidanza gemellare sta trovando sempre più persone concordi. Anche se ovviamente sono necessarie ulteriori prove, visto che finora nel mondo sono stati registrati meno di 200 casi.
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