E’ allarme negli Stati Uniti dopo che un batterio potenzialmente mortale è fuoriuscito, in modo ancora non chiaro da un laboratorio della Louisiana. Questo incidente, pur non rappresentando un pericolo per l’essere umano, ha messo gli esperti in allerta.
Il batterio in questione, il burkholderia pseudomallei, ha attualmente infettato 4 scimmie, di cui due eliminate in seguito al contagio. Questo agente patogeno, come spiegano dal Centro di controllo delle malattie statunitense è tipico del Sudest asiatico e del Nord dell’Australia ed è in grado di infettare sia gli animali che gli umani attraverso acqua e terreno contaminati entrando nell’organismo attaraverso tagli sulla cute.
Quel che non riescono a spiegarsi i lavoratori del Tulane National Primate Research Center in Louisiana è come il batterio sia uscito dal suo luogo di conservazione, essendo lo stesso posto in una struttura di alta sicurezza. Quel che ha fatto scattare l’allarme, nonostante il mancato pericolo per l’uomo, è il fatto che le scimmie contagiate non facevano parte di nessun campione sperimentale. A quanto pare la “fuga” del batterio killer, secondo le ricostruzioni, è avvenuta a novembre del 2014 e nonostante settimane di investigazioni interne ed esterne ancora non è stata trovata una risposta certa sulle modalità di contaminazione. Come spiega il dott. Andrew A. Lackner, direttore del laboratorio:
L’unica connessione tra questi 4 animali era la loro presenza nell’ospedale veterinario nello stesso periodo di tempo. Più di 50 campioni di acque e terreno dagli spazi adibiti agli animali e non sono stati testati e risultati negativi.
Quel che fa pensare, sebbene non si possa collegare il contagio con certezza alla sua visita al centro, è il fatto che ad uno degli investigatori federali sul caso è stata diagnosticata la melioidosi, una malattia causata propria dal batterio in questione. Dei test sono attualmente in corso per comprendere se l’uomo sia rimasto contaminato nel corso del suo lavoro presso il centro in Louisiana.
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