Quali sono gli effetti, i benefici ed i danni causati dalla marijuana? Il 20 aprile di solito si festeggia la “giornata” di questa droga leggera. Vediamo insieme se chi la celebra ha davvero ragione del farlo o meno.
Gli effetti della marijuana
Gli effetti della marijuana sul corpo umano sono di diversa tipologia. Si tratta di una droga leggera per la quale si sviluppa abbastanza velocemente assuefazione. I suoi effetti sono principalmente a carico del sistema nervoso. Essi tendono a rendere la persona più disinibita e meno attenta al mondo che la circonda ed a modificare i tempi di reazione e la memoria di chi ne usufruisce. Se viene usata saltuariamente, secondo alcuni studi, non causa danni permanenti.
I benefici della marijuana
E’ risaputo che i cannabinoidi presenti all’interno della pianta possano apportare dei benefici all’organismo se assunti in dosi controllate ed in un certi modo. La marijuana stimola l’appetito tenendo a bada nausea a vomito, fattore che può rendersi utile quando una persona per via della chemioterapia e degli effetti generali che ha un tumore sul corpo non prova stimolo a nutrirsi. Stessa cosa è valida per il dolore: non è un caso che in alcuni paesi e per alcune patologie sia previsto l’utilizzo della cannabis terapeutica. Allo stesso modo ha degli effetti che possono contrastare la depressione e gli stati d’ansia, anche se in questo caso non è stata ancora pensata una somministrazione attraverso un protocollo specifico. Alcuni studi hanno mostrato la sua efficacia anche in caso di disturbi da stress post traumatico e di epilessia.
I danni causati dalla marijuana
Se utilizzata in modo continuativo la marijuana può con il tempo causare dei danni alle attività cerebrali portando ad un deficit cognitivo di chi la usa. Non di rado possono presentarsi alterazioni delle funzionalità del cervello, una mancato sviluppo macro e microcellulare e una generale difficoltà di apprendimento. Il testosterone cala con conseguenti problemi di fertilità e non sono da escludere la comparsa di diabete in tarda età, insieme a disturbi mentali e malattie al fegato.
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