Le cause del prurito al seno possono essere svariate ma quando questo disturbo non passa, molte donne pensano subito al peggio ovvero che il prurito possa essere sintomo di un tumore. E’ giusto ascoltare il proprio corpo e non sottovalutare i segnali che ci lancia ma è anche necessario non creare falsi allarmismi. Bisogna insomma capire quale causa sta provocando il prurito al seno e da lì andare avanti.
Prurito al seno, le cause più comuni
Il prurito è sempre un campanellino di allarme da non sottovalutare ma in molti casi, soprattutto quando si nota un certo arrossamento accompagnato da prurito, è semplicemente colpa dello sfregamento con il reggiseno: magari è di un tessuto che irrita la vostra pelle, per cui in quel caso basterà fare una prova (ovvero cambiare reggiseno) per capire se il problema potrebbe già essere risolto. Il prurito al seno prima del ciclo è un’altra delle situazioni molto frequenti che passano poi non appena arrivano le mestruazioni. Questo disturbo è insomma strettamente collegato agli sbalzi ormonali che si registrano nel corpo femminile durante l’ovulazione e, appunto, all’arrivo del ciclo. Il prurito può inoltre essere causato da una pelle eccessivamente secca, conseguenza magari di una cura farmacologica prolungata. Insomma le cause del prurito al seno possono essere davvero tante.
►PRURITO AL SENO, QUALI CAUSE E RIMEDI?
Prurito al seno, vuol dire che ho un tumore?
E’ questa la domanda che molto spesso si pongono le donne quando hanno a che fare con questo disturbo. Il prurito di per sé non è un sintomo che deve per forza di cose essere associato alla presenza di un cancro alla mammella, tuttavia ci sono alcuni segnali da non sottovalutare e che, anche uniti al prurito, devono fare scattare l’allarme. Se notate secrezioni dal capezzolo, cambiamenti nella forma della mammella o grumi e noduli sospetti, è necessario sottoporvi immediatamente a una visita specialistica.
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