Galline OGM contro una rara malattia genetica. La Food and Drug Administrations americana ha infatti dato il via libera a questa tipologia di animale per produrre con le uova un enzima per curare il deficit di lipasi acida lisosomiale.
La sostanza verrà estratta dagli albumi geneticamente modificati per poi essere trasformata in un farmaco specifico il cui principio attivo è il sebelipas alfa. Ciò che è immediatamente importante sottolineare è che le uova OGM non verranno messe in commercio, né lo saranno le galline ed i polli che verranno prodotti. Esse saranno utilizzate solo come vettori per la riproduzione dell’enzima necessario al trattamento del deficit di lipasi acida lisosomiale.
Questa malattia è di tipo ereditario ed è causata da una inattività parziale dell’enzima che dovrebbe eseguire l’idrolisi dei grassi. Le conseguenze di questo errore genetico si trasformano in un accumulo di trigliceridi e colesterolo nel fegato, nella milza e nei vasi sanguigni. E se negli adulti è causa di cirrosi epatica e malattie cardiovascolari, nei neonati e fino ad un anno di vita è fatale.
Ovviamente prima di dare il via libera a questa modifica genetica delle galline la FDA si è accertata che l’operazione non comportasse problemi di sicurezza e che l’alterazione del DNA non ne compromettesse la salute rimanendo stabile per le successive generazioni. Spiega la dott.ssa Barbara Burton specializzata in malattie rare pediatrice presso la Northwestern University Feinberg School of Medicine di Chicago:
Prima di poter contare su questo farmaco non avevamo nessun tipo di trattamento per i pazienti affetti da deficit di lipasi acida lisosomiale che approcciasse effettivamente il problema biochimico alla base della malattia.
L’unica cosa che i medici potevano infatti fare era somministrare statine, che non trattavano l’accumulo di colesterolo e trigliceridi nel fegato, negli adulti e tentare ogni cura possibile che consentisse ai bambini di superare il primo anno di vita.
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