Parto in casa, cosa serve a partire dal travaglio? Alcune donne amano l’idea di poter partorire nell’intimità della propria casa come accadeva nei tempi passati. Questo non significa affrontare la procedura senza le giuste precauzioni. Vediamo insieme cosa fare.
Tutti i racconti di parti in casa e video su youtube che li riguardano mettono in evidenza come, eseguendo questa scelta, la donna ponga se stessa e il suo bambino in una situazione di maggiore agio ma al contempo di “pericolo” se dovesse insorgere qualche complicanza. Sarà vero?
Chi può partorire in casa
Il parto in casa non è una procedura adatta ad ogni donna incinta. Vi sono delle “regole” da rispettare per non mettere in pericolo sia la salute della mamma sia la salute del bambino. Per prima cosa la gestazione non deve esser frutto di procreazione assistita. La donna inoltre non deve soffrire di patologie pregresse o sorte durante la gravidanza. E quindi non deve avere bisogno di terapie.
Parto in casa, cosa serve per il travaglio
Tra le prime cose che “servono” per affrontare il travaglio ed il parto in casa in sicurezza è la vicinanza dell’ospedale. Il tempo limite è 30 minuti di distanza, ma più lo stesso sarà vicino più si avrà la certezza di poter intervenire in modo corretto e veloce in caso di complicazioni. Vi è la necessità di avere un’ostetrica accanto che possa operare anche con la giusta strumentazione in caso di bisogno. Se la donna ha già eseguito un cesareo in passato le professioniste presenti devono essere due. L’ostetrica avrà cura di verificare tutti i parametri vitali della madre e del bambino eseguendo anche un test delle urine alla genitrice per comprendere se tutto stia andando come dovuto nel corso del travaglio.
Parto in acqua
Travaglio e parto possono essere affrontati dalla donna in acqua. Questo approccio non solo limita nel bambino lo “shock” della nascita, ma aiuta la donna nella gestione del dolore. Non solo: riesce anche a ridurre i tempi della dilatazione ed il rischio di lacerazioni al momento della nascita del bambino grazie alla naturale distensione dei tessuti. In questo caso sarà necessaria una vasca adatta.
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