Abbassare i livelli del colesterolo, contrastare l’insorgenza dei fattori di rischio delle malattie cardiovascolari, diminuire la probabilità di subire un ictus, scongiurare il pericolo di infarto, abbassare la pressione: tutto con una sola pillola, già denominata da qualcuno pasticca magica, che combina l’effetto di farmaci, solitamente assunti singolarmente, in un’unica soluzione.
Ad annunciare l’ingresso in medicina della poli-pillola è la prestigiosa rivista di divulgazione scientifica Lancet, che ha riportato on-line i risultati dello studio effettuato da un’èquipe di ricercatori dell’università canadese McMaster di Hamilton, volto a sperimentare un unico farmaco polivalente per proteggere la salute del nostro organo più importante: il cuore.
Uno degli aspetti più ovvi messi in luce dalla ricerca è che è molto più comodo e pratico assumere in una singola compressa tutti i componenti farmacologici destinati al contrasto dei fattori di rischio cardiaci, senza più temere di dimenticare qualche pillola e semplificando notevolmente la vita di molti ammalati, soprattutto anziani, che vedono il comodino strabordare di decine di farmaci differenti.
Ma in questo caso, se lo scopo è unico, e cioè proteggere il cuore, perchè non brevettare un unico medicinale che al contempo difenda da rischio di infarto e ictus, abbassando anche i livelli del colesterolo e la pressione? Ed è quì che intervengono gli scienziati canadesi, dimostrando che la poli-pillola ha gli stessi effetti dei cinque farmaci per il cuore assunti separatamente, ma è notevolmente più pratica.
A quanto si evince dai risultati dello studio, diretto da Salim Yusuf, la pasticca in questione ridurrebbe di ben il 75% il rischio di essere colpiti da ictus ed infarto. A parte gli effetti che sono dunque pressocchè identici a quelli ottenuti dall’assunzione distinta dei farmaci, il vero miracolo sembra proprio la praticità di proteggere il cuore con un’unica pillola, magari contenendo pure i costi (anche se attualmente non si può ancora ipotizzare il prezzo del farmaco, dal momento che non è stato prodotto per la vendita), sperando di non aspettare molto prima che il “miracolo” si palesi sugli scaffali delle farmacie.
[Fonte: Romagnaoggi]