Dolore cronico e depressione hanno un collegamento: quest’ultima incrementa in qualche modo l’intensità dello stesso. Ed al contempo l’impossibilità di curare la sensazione spiacevole porta ad uno stato di malessere psicologico.
I due disturbi, insomma, sono più collegati di quel che sembra un un sistema che non sembra avere sbocchi a meno che la persona non tenti, contestualmente alla terapia antidolorifica, di favorire una reazione della propria psiche. Lo suggerisce uno studio condotto presso l’Università di Bochum in Germania. Quello del dolore cronico è un problema che affligge moltissimi individui in tutto il mondo e che da tempo sembra presentare un ampio spettro di problematiche correlate.
La depressione può essere difficile da curare e portare alla comparsa di sintomi psicosomatici oltre a quelli propri della malattia. Ma come ci suggerisce una ricerca portata avanti dagli scienziati della McGill University di Montreal in Canada pubblicata sulla rivista di settore Scientific Report, il dolore cronico non solo condiziona la mente, ma sarebbe in grado di riprogrammare il sistema immunitario. Analizzando un campione di persone affette dalla malattie ed il loro DNA gli esperti si sono resi conto che centinaia di migliaia di geni vengono alterati dal dolore cronico sia nel cervello che nel sistema immunitario. Commenta il dott. Moshe Szyf, tra i firmatari:
Abbiamo scoperto che il dolore cronico cambia il DNA non solo nel cervello, ma anche nelle cellule T, un tipo di globuli bianchi essenziale per l’immunità. I nostri risultati evidenziano l’impatto devastante del dolore cronico su altre importanti parti del corpo, come il sistema immunitario.
Non stupisce quindi che la ricerca in merito a questa patologia sia sempre più attiva: i numeri dei casi continuano a salire e una cura davvero efficace non è stata trovata. E’ possibile che prendendo di mira con farmaci specifici questi geni modificati riscontrati si potrà riuscire a fare passi in avanti nella terapia.
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