Soffrire di ipertrofia prostatica benigna può rivelarsi fastidioso. Al fine di risolvere questo disturbo la terapia laser è senza dubbio la più indicata. Peccato però che almeno un terzo dei pazienti non si sottoponga a check up per vergogna.
Lo spiega uno studio condotto dalla Quanta System Observatory nell’ambito del mese della prevenzione. Piuttosto che rivolgersi al proprio andrologo di fiducia per un controllo alla prostata, gli uomini preferiscono attendere che la situazione si aggravi portando i sintomi dell’ipertrofia prostatica benigna a diventare insostenibili prima di fare attivamente qualcosa per la propria salute. Sotto questo nome, va ricordato, è indicato l’ingrossamento naturale della prostata che avviene con l’età a partire dai 50 anni in modo più o meno grave.
Come funziona la terapia laser
La tecnologia attualmente disponibile rende possibile eseguire una enucleazione della prostata priva di grandi conseguenze per l’uomo: questo avviene grazie all’uso di uno speciale laser al tullio che consente di operare i pazienti con successo, con una prognosi positiva e una permanenza in ospedale di pochi giorni. Tecnicamente quella che si esegue è una prostatectomia transuretrale con il laser al tullio (ThuLEP), perfetto per trattare i tessuti molli. Viene introdotto attraverso l’uretra un resettoscopio attraverso cui s’inserisce una sonda laser. Esso asporta la porzione di prostata aumentata che viene ridotta in frammenti piccolissimi che vengono aspirati. Commenta il prof. Luca Carmignani, primario di Urologia al IRCCS Policlinico San Donato e professore associato presso l’Università degli Studi di Milano:
Si ottiene in questo modo un aumento della forza del getto urinario e una riduzione del residuo di urina che resta nella vescica dopo avere fatto pipì. Il paziente urinerà dunque meno spesso e il getto risulterà più potente; si ridurrà o annullerà la necessità di fare pipì di notte, così come il numero degli episodi d’infezioni alle vie urinarie, tipici e fastidiosi sintomi provocati dall’ipertrofia prostatica benigna.
Grazie a questo approccio anche la salute sessuale ne beneficerà: i pazienti potranno continuare a condurre una vita normale sotto qualsiasi punto di vista.
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