Il selenio è uno dei minerali di cui il corpo ha bisogno per funzionare in modo adeguato. Le sue quantità devono però essere gestite con prudenza: vediamo insieme a cosa serve e quali sono gli effetti collaterali che può apportare.
A cosa serve il selenio
Il selenio è uno degli elementi che insieme alla vitamina E aiuta a prevenire i danni che i radicali liberi possono apportare alle cellule. Questo lo rende uno dei principi in grado di proteggere la salute cardiaca e nelle giuste quantità di essere un’antagonista nei confronti di metalli pesanti come mercurio, argento e cadmio. Non solo: ha un ruolo chiave nella produzione degli ormoni tiroidei. Tra gli altri benefici che questa sostanza apporta vi è un effetto preventivo nei confronti del cancro alla prostata, un sostegno nel trattamento del tumore alla vescica ed un potenziamento del sistema immunitario.
Effetti collaterali selenio
Se assunto in dosi adeguate, il selenio è un minerale in grado di avere un effetto più che positivo sulla salute. E’ un suo eccessivo assorbimento, attraverso eventuali integratori, che lo rende pericoloso. In caso di sovradosaggio è possibile sperimentare caduta dei capelli, fragilità delle unghie, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, confusione mentale ed alitosi (l’alito tende ad odorare di aglio, N.d.R.) Casi di assunzione eccessiva sono più frequenti quando si assumono integratori a base di vitamina E e selenio: il minerale assorbito tramite gli alimenti di solito non supera i livelli di allarme.
I cibi che ne contengono di più sono il pesce e le frattaglie. Per ciò che concerne le verdure ed i tuberi, la quantità è strettamente legata alla presenza del minerale nel terreno.
Carenza di selenio
La carenza di selenio può causare una particolare patologia cardiaca conosciuta sotto il nome di morbo di Keshan, un maggior rischio di cancro, disturbi cardiovascolari, malattie infiammatorie, invecchiamento precoce e cataratta.
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