L’olio di cocco è una delle poche fonti vegetali di acidi grassi saturi, tanto demonizzati per la salute cardiovascolare, ma effettivamente necessari (in misura aduguata) per un organismo sano. Ebbene sì anche gli acidi grassi possono avere dei benefici per la salute, come nel caso dell’olio di cocco.
L’olio di cocco -tanto per cominciare- sembra essere efficace nella perdita di peso, nel controllo del diabete e quale stimolante del sistema immunitario. Inoltre contiene acido laurico, che si ritiene abbia proprietà antibatteriche, antivirali ed antiossidanti.
Uso il condizionale perché ad oggi non esistono studi approfonditi a conferma di ciò, ma comunque l’attenzione è alta e le ipotesi scientifiche benevole in relazione alle evidenze positive.
Molti dei presunti benefici, sottolineano come quest’olio sia una fonte di “acidi grassi a catena media (MCT)”, ovvero un tipo di grasso che viene assorbito e metabolizzato più velocemente ed efficacemente rispetto ad altri: non è ancora chiaro se l’acido laurico, -acido grasso principale-agisca più come uno a lunga o media catena nell’organismo.
I fautori dei benefici dell’olio di cocco sostengono che sia il grado di aumentare i livelli di HDL ( il colesterolo “buono”) e quindi andrebbe preferito ad altre fonti di grassi saturi come la carne rossa o il burro. Alcuni studi però evidenziano anche come potrebbe aumentare i livelli del colesterolo cattivo (LDL), benché sempre meno del burro!
Il dibattito circa i benefici degli acidi grassi ed i suoi pericoli per il cuore è ancora aperto. L’ American Heart Association raccomanda negli adulti sani un massimo di grassi saturi inferiore al 7% delle calorie totali, dose che scende al 5% per coloro che hanno già qualche rischio cardiovascolare. E l’olio di cocco è comunque un grasso saturo.
Il trucco come sempre è nelle quantità, corrette e bilanciate in una dieta varia ed equilibrata.
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