Mai abbassare la guardia sul consumo di sale: il quantitativo giornaliero di sale che potremmo consumare per non creare rischi al cuore e alle arterie è pari a cinque grammi, praticamente cucchiaino da caffè come suggeriscono le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
I cinque grammi dovrebbero essere la somma fra il sale degli alimenti e quelli aggiunti: il consumo eccessivo di sale determina forti rischi a livello cardiovascolare e l’Oms punta a far scendere sotto i cinque grammi al giorno il consumo di sale.
E ridurre il consumo di sale è possibile: è sufficiente impegnarsi a seguire i consigli dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e imparare a cucinare e mangiare in modo diverso riducendo progressivamente il consumo di sale abituando il palato in modo graduale.
Meglio ad esempio scegliere il sale arricchito di iodio, meglio educare anche i bambini da subito evitando di aggiungere sale nelle pappe. Evitate anche i Limita l’uso di condimenti alternativi che contengono molto sodio come il dado da brodo, il ketchup o la senape.
Meglio imparare invece ad insaporire i cibi con erbe aromatiche, aglio, cipolla, basilico, prezzemolo, rosmarino, salvia, menta, origano, maggiorana, porro, timo p spezie, come pepe, peperoncino, noce moscata, zafferano o curry per compensare la mancanza di sale.
L’ideale è anche cominciare dalla preparazione degli ingredienti scolando e sciacquando verdure e fagioli in scatola e mangiando più frutta e verdure, imparare a leggere con attenzione le etichette dei prodotti alimentari per scegliere quelli con minor contenuto di sale.
Cercate di consumare solo saltuariamente alimenti trasformati ricchi di sale, come gli snacks salati, le patatine in sacchetto o le olive da tavola.
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