L’Herpes Zoster o Fuoco di Sant’Antonio è una malattia che in Italia colpisce circa 150.000 persone ogni anno: grazie a un nuovo vaccino, giunto finalmente anche nel nostro paese, sarà possibile per la popolazione abbattere in maniera sostanziale il numero di nuove manifestazioni.
A rischio moltissimi anziani
Le statistiche segnalano come circa un adulto su tre sia a rischio di sviluppare questa malattia virale almeno una volta nella vita: l’incidenza infatti cresce con l’aumentare dell’età, fino ad arrivare a una media di una persona su due a rischio tra coloro che hanno più di 85 anni. Il nuovo vaccino sarà in grado di migliorare i numeri, rendendo possibile una immunizzazione più valida nei confronti di questo virus. L’Italia non è solamente beneficiaria di questa formulazione: gli scienziati del nostro paese hanno infatti contribuito allo sviluppo clinico di questo vaccino, rendendo possibile il raggiungimento del risultato in minore tempo. Ha commentato con Adnkronos Giancarlo Icardi, docente di igiene dell’università di Genova:
Come sperimentatori abbiamo per primi constatato non solo la sicurezza, ma anche l’ottima performance di questo vaccino in tutti i soggetti che sono eleggibili alla vaccinazione contro l’herpes zoster.
Questa formulazione sarà distribuita ai medici di medicina generale al fine di ottenere una copertura vaccinale il più possibile ampia e capillare sul territorio: Infatti seguendo questo approccio che è possibile favorire la prevenzione rispetto ad ogni fascia d’età.
Vaccino senza virus vivo attenuato
Il nuovo vaccino, di tipo ricombinante adiuvato, è considerato dagli esperti un passo in avanti molto importante nella lotta all’Herpes Zoster grazie alla sua efficacia molto elevata, sia sul breve che sul lungo termine in particolare per ciò che concerne le persone con più di 65 anni. È importante sottolineare che non solo questa formulazione sarà in grado di evitare ai pazienti gravi complicanze, ma potrà essere utilizzata anche nei pazienti che fino a questo momento erano più a rischio, ovvero quelli immunodepressi. Questo nuovo vaccino infatti, A differenza di quello precedente, non è a virus vivo attenuato. Ha spiegato spiegato Massimo Andreoni, docente di Malattie infettive dell’Università Tor Vergata:
Il nuovo vaccino ricombinante adiuvato è un passo avanti importantissimo in considerazione della sua elevata efficacia sia nel breve che nel lungo periodo, soprattutto per i soggetti over 65, visto che lo zoster è una patologia assai frequente nella popolazione adulta e con gravi complicanze.
L’emergenza dettata dalla pandemia di coronavirus ha insegnato come purtroppo si tenda in caso di necessità a non considerare quelle malattie croniche o diffuse che sebbene non mortali possono mettere a dura prova il benessere delle persone: il nuovo vaccino contro l’Herpes Zoster, soprattutto in questo momento, consente di potersi prendere cura in modo adeguato di tutti coloro a rischio.