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Finasteride, può causare pensieri suicidi

Il finasteride, farmaco spesso utilizzato per curare la calvizie maschile, può causare depressione e pensieri suicidi. Un’eventualità che ora riceve un riconoscimento ufficiale del possibile legame causa-effetto.

Finasteride e possibili conseguenze dell’uso

Questo medicinale è uno dei più diffusi per trattare l’alopecia androgenetica e i problemi legati alla prostata, come l’iperplasia prostatica benigna. L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA), sulla base delle prove raccolte negli anni attraverso diverse ricerche, ha deciso di aggiornare le informazioni di sicurezza relative a questo principio attivo.

Il Comitato per la farmacovigilanza dell’EMA, dopo aver condotto una revisione approfondita, ha deciso di riconoscere il possibile legame tra l’uso di questo farmaco e l’insorgenza di ansia, depressione e, come già anticipato, pensieri suicidi. Un fenomeno osservato in particolare nei giovani uomini che assumono la dose da un milligrammo. Come si legge nel documento ufficiale dell’Agenzia Europea per i Medicinali, questi disturbi dell’umore possono manifestarsi in associazione all’uso di finasteride anche in soggetti privi di precedenti clinici.

Più nello specifico, sono 313 i casi sospetti di pensieri suicidari correlati all’uso della finasteride, e 13 quelli legati al dutasteride, una molecola simile. In particolare, i giovani che lo utilizzavano per contrastare la perdita dei capelli hanno sperimentato cambiamenti d’umore improvvisi, pensieri autolesionistici, depressione e apatia. Un elemento rilevante: tali problematiche sono talvolta persistite anche dopo la sospensione del medicinale. Una condizione nota con il nome di Post-Finasteride Syndrome.

Modificato il foglietto illustrativo

Per questa ragione, l’Agenzia Europea per i Medicinali ha deciso di modificare il foglietto illustrativo del farmaco, inserendo i rischi psicologici connessi al suo utilizzo. È stata inoltre prevista l’etichettatura dei prodotti contenenti finasteride, che dovranno segnalare in modo chiaro tali rischi.

All’interno di ogni confezione da un milligrammo sarà inoltre inserita una scheda informativa, pensata per spiegare in modo chiaro e diretto i sintomi potenziali e indicare quando è opportuno chiedere aiuto. L’EMA non è l’unico ente regolatore a essersi mosso in questa direzione: anche Health Canada e l’MHRA britannica hanno adottato misure simili.

In generale, si raccomanda a chi fa uso di finasteride di prestare attenzione all’eventuale insorgenza di ansia immotivata, pensieri autolesionistici o negativi, apatia persistente, calo dell’umore e disfunzioni sessuali improvvise. In presenza, anche solo parziale, di questa sintomatologia, è consigliabile parlarne con il proprio medico. E in caso valutare un potenziale proseguimento della terapia. Ovviamente sotto stretto controllo medico. Questo per garantire un utilizzo il più possibile sicuro e privo di criticità in base alle esigenze stesse del paziente.