Mia madre diceva sempre che un bel mese al mare mi avrebbe fatto stare meglio d’inverno, sarei incappata in meno raffreddori, tosse e influenze varie. Mio fratello invece veniva spedito sempre in montagna con gli scout “perché l’aria buona lo tonifica”. Non ho mai capito la differenza tra le due vacanze, di sicuro, però, ho ben compreso che si tratta di periodi di riposo e svago indispensabili, sia per i grandi che debbono ricaricare le pile, sia per neonati, bambini, ragazzi e adolescenti.
Forse mia madre avrebbe voluto spiegarmi che, mare o montagna, il sole ha moltissimi effetti benefici sulla salute dei bambini: stimola la produzione di vitamina D, aiutando ad irrobustire il loro sistema scheletrico in fase di sviluppo, contribuisce a rinforzare il sistema immunitario, rendendo i nostri figli più resistenti alle malattie che di solito si prendono a scuola durante l’inverno, stimola il metabolismo e migliora l’umore!
Uno dei benefici più importanti della vacanza al mare è il cosiddetto “aerosol marino“: quell’impercettibile mix di particelle di sali di iodio, calcio e cloruro di sodio che vengono respirate da chi sta in riva al mare, un vero toccasana per le vie respiratorie, che vengono purificate e rese più resistenti. La vacanza in montagna, consigliata a tutti indistintamente, è invece particolarmente mirata per i bambini che soffrono di asma, essendo, per esempio, l’aria meno inquinata e anche per coloro che soffrono d’insonnia.
In montagna la quota ideale alla quale soggiornare è quella compresa tra gli 800 ed i 1500 metri. Se fate passeggiate molto lunghe, oltre l’ora di cammino, ricordatevi che soprattutto i bambini hanno necessità di bere regolarmente; anche se non lo chiedono espressamente è il loro corpo che necessità di liquidi per ridurre il rischio di disidratazione. Anche l’alimentazione va seguita attentamente.
In montagna l’appetito aumenta, a causa del maggior dispendio energetico, ed è facile notare un aumento di peso, specialmente se il bambino è sotto-peso o inappetente. Se partite con bambini molto piccoli occorre fare delle tappe durante il viaggio. Se vi stancate voi che state alla guida pensate ad un bimbo legato al seggiolino, alle prese con una avventura sconosciuta.
Fate in modo che abbia sempre sotto mano le cose a cui è affezionato, che si tratti di un gioco, del biberon o della merendina preferita. Tutto serve per distrarlo. Molti consigliano partenze notturne: in modo tale che i bambini dopo un po’ prendano sonno, ma l’escamotage non sempre funziona. A volte l’eccitazione produce l’effetto contrario. Altra tappa fondamentale, prima di partire, è la composizione della valigia. Non dimenticate mai i suoi oggetti preferiti, compreso il cuscino dei suo lettino, che spesso è l’arma in più per farlo adattare alla novità delle stanze d’albergo.