Le persone con disabilità motoria dopo un ictus, presto potranno disporre di una terapia che ripristina la funzione degli arti anche molto tempo dopo la lesione, se una proteina supplementare funzionasse negli esseri umani come avviene nei topi paralizzati. Due nuovi studi dei biologi dell’UC Irvine hanno scoperto che una proteina naturale che si manifesta nell’uomo ripristina la funzione motoria nei ratti, dopo un ictus.
Somministrata direttamente al cervello, la proteina ripristina il 99% del movimento perduto, se è inoculata attraverso il naso il 70%. I ratti non curati migliorano invece di solo il 30%. Spiega James Fallon, professore di psichiatria e comportamento umano e co-autore degli studi:
Non esistono farmaci che aiutano a guarire da un ictus dopo pochi giorni. Se si ha un ictus, non si dispone di molte opzioni di trattamento. Ora abbiamo le prove che ci possono essere le terapie in grado di riparare i danni in misura significativa a lungo termine dopo l’ictus. E’ una scoperta del tutto inattesa e straordinaria, che vale la pena di provare sugli esseri umani.
Gli studi riguardano una piccola proteina chiamata fattore di crescita trasformante alfa, che svolge da tessuto critico di formazione e ha un ruolo sullo sviluppo umano dopo il concepimento dalla nascita fino all’età avanzata.
TGF Alfa è stato studiato per due decenni in altri apparati, ma mai prima d’ora ha dimostrato di invertire i sintomi di un ictus
hanno affermato i ricercatori. Nessun effetto duraturo indesiderato è stato osservato. Nel primo studio, pubblicato sulla rivista Neuroscience, gli scienziati hanno cercato di sapere se TGF Alfa, somministrato direttamente nel cervello, poteva aiutare i ratti con ictus a recuperare parte della funzione degli arti, di solito su un lato, come si vede negli esseri umani.
Quando messi all’interno di un cilindro, i topi sani saltavano con entrambe le zampe anteriori, ma quelli che avevano subìto l’ictus, utilizzavano una zampa sola. Un mese dopo l’ictus, ai ratti dello studio è stato iniettato il TGF Alfa. Entro un mese, avevano riacquistato quasi tutta la loro funzione motoria, saltellando con entrambe le zampe nell’esercizio del cilindro e non favorendo un lato solo del corpo in tutti i movimenti.
Gli scienziati hanno esaminato i cervelli dei ratti e hanno scoperto che il TGF Alfa aveva stimolato la crescita dei neuroni. In primo luogo, ciò ha indotto le cellule staminali adulte del cervello a dividersi, creando nuove cellule. Tali cellule poi si sono trasformate in cellule cerebrali trasferite alla parte lesa del cervello, in sostituzione dei neuroni persi nell’ictus. Questi nuovi neuroni hanno aiutato il ripristino della funzione motoria.
E’ sempre più chiaro che il cervello è come qualsiasi altro organo: ha un grande potenziale di rigenerazione. Basta solo emulare la natura, dando una piccola spinta a ciò che il cervello sta cercando di fare da solo
ha spiegato Darius Gleason, uno studente di biologia dello sviluppo e delle cellule che ha lavorato allo studio. Nel secondo studio, gli scienziati hanno inserito il TGF Alfa nel naso dei ratti, simulando uno spray nasale. Hanno usato una versione leggermente diversa chimicamente della proteina per rendere più stabile il suo viaggio verso il cervello. Dopo un mese, i ratti malati avevano ripreso il 70% della loro funzione, che indica che il metodo funziona bene anche per via intranasale.
[Fonte: Sciencedaily]