Si dà largo spazio (giustamente) alla ricerca sul cancro, l’Aids e tante altre malattie molto pericolose e diffuse, ma ce n’è una in particolare che è più diffusa di queste, ma di cui spesso non si parla e viene a volte sottovalutata: l’epatite. Oggi è la giornata mondiale dell’Epatite, e dai dati provenienti dai calcoli degli esperti si evince che oltre due milioni di italiani ne soffrano.
Il problema è che molto spesso alcuni casi sono “sommersi”, cioè una persona è malata e non lo sa. Potrebbe non accadere nulla, ma l’aggravarsi della situazione, quando la condizione non è curata, porta a diversi problemi come cirrosi e tumore.
Per questo le associazioni degli specialisti e dei malati hanno chiesto che i virus dell’epatite B e della C vengano riconosciuti come problemi di salute pubblica, che entrino nel Piano Nazionale della Prevenzione e nei programmi del Centro di Controllo delle Malattie (CCM) del Ministero della Salute, e che vengano prese delle misure di prevenzione come la vaccinazione gratuita e obbligatoria per le persone che provengono da Paesi a rischio come l’Est Europa e il Sud del Mediterraneo, e vengano aumentati i controlli nei posti in cui più facilmente il virus si può diffondere come i centri specializzati in tatuaggi e piercing.
[Fonte: Agi]