Uno dei mali del secolo è senza dubbio l’obesità, ma un male ancora più subdolo, in quanto serpeggia nelle nostre vite senza che ce ne accorgiamo, è la solitudine. Nonostante ormai tutti possediamo almeno un cellulare, internet e altri dispositivi di comunicazione, molti ancora affrontano un’esperienza di solitudine ogni giorno.
Paradossalmente forse sono proprio queste nuove tecnologie, che ci fanno uscire sempre meno di casa perché fanno venire il mondo da noi, tra le cause della solitudine. Un male che va perfettamente a braccetto con l’obesità. Per alcuni, la sofferenza emotiva può infatti portare a mangiare troppo e aumentare di peso in modo anche grave.
Mary Jo Rapini, una psicoterapeuta del The Methodist Weight Management Center di Houston, afferma che la gente tende ad “infilare la testa nella dispensa quando è sola, perché le porta conforto”. Alcuni inizieranno a guadagnare molto peso in brevissimo tempo, cominciano a sentirsi ancora più consapevoli di sé e del loro aspetto, il quale sta cambiando, e sempre in peggio. Risultato di tutto questo: la maggior parte di queste persone cade in una depressione profonda.
Questa è una condizione molto preoccupante e purtroppo sempre più dilagante, in quanto comporta una vasta gamma di sintomi che possono essere lievi (mancanza di sonno, perdita di autostima), moderati (stanchezza cronica, poca voglia di lavorare), o anche gravi (pensieri o tentativi di suicidio, rischio di far male a sé stessi o agli altri). Ma si tratta sempre di condizioni difficili da diagnosticare e che spesso, soprattutto in Italia, tendono ad essere sottovalutate dagli operatori sanitari.
Rapini aggiunge che è importante rendersi conto dei propri sentimenti quando si è depressi. Se non avete nessuno con cui parlare, è possibile esprimersi con i blog, disegnando autoritratti di come ci si sente o scrivendo poesie o racconti sulla propria situazione. Ogni valvola di sfogo è sempre meglio che lasciarsi andare completamente.
[Fonte: Medical News Today]