Gli incidenti stradali provocati dall’abuso di alcol, così come le aggressioni sessuali scatenate dalla sregolatezza che spesso segue alle sbronze, sono in preoccupante aumento nel nostro Paese e, malgrado le numerose misure adottate nei locali notturni, la stretta della polizia stradale e i maggiori e più serrati controlli, non accennano a diminuire le morti provocate dall’eccesso di superalcolici.
Ebbene, certamente uno degli strumenti più efficace e più temuto dal popolo di bevitori, è l’etilometro con il quale gli agenti misurano il livello di alcol nel sangue, valutando se è o meno tollerabile per mettersi alla guida senza rischi per la propria incolumità e per quella altrui. E proprio credendo di aggirare i controlli in molti, soprattutto giovani, facevano uso di una bevanda anti-sbornia ritenuta capace di eliminare all’istante le tracce dell’alcol.
Un prodotto giudicato potenzialmente pericoloso per la salute dai carabinieri del NAS che hanno effettuato un maxi sequestro in tutta Italia, togliendo dal mercato ben 20 mila confezioni di prodotti incriminati. Lo rende noto un comunicato del Ministero della Salute spiegando che
la bevanda “anti sbornia” non è conforme per l’utilizzo di nuovi ingredienti non notificati al Dicastero.
Nei siti che pubblicizzano il prodotto, presentato come disintossicante e digestivo istantaneo, non si dice certo che assumendolo ci si può mettere alla guida ubriachi ma l’associazione tra “bevo quanto voglio, poi assumo la pozione antisbornia e tutto passa” è stata piuttosto rapida per i consumatori.
Nel drink c’è dell’acqua osmotizzata, in grado in effetti di facilitare il processo digestivo, ed estratti di piante e frutti. La bevanda, a quanto risulta dalle indagini, è stata importata dalla Francia e dalla Svizzera da alcune ditte di Catanzaro e Torino. Da Nord a Sud, insomma, e anche via internet, dal momento che gli acquisti potevano essere effettuati anche on-line.
Emanuele Scafato, presidente della Società italiana di alcologia e direttore dell’Osservatorio nazionale alcol, intervenuto sull’argomento dopo il sequestro dei NAS, spiega che non esistono bevande antisbornia:
poiché non ci sono sostanze in grado di accelerare il fenomeno di smaltimento dell’alcol nel sangue ponendo così le condizioni per una guida sicura.
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