Le infezioni batteriche rappresentano uno dei disturbi più fastidiosi per l’essere umano, essendo esse stesse punto di partenza per patologie di diversa gravità. Uno studio tedesco ha cercato di fare il punto sulla situazione, cercando di raggiungere una soluzione naturale per debellare la crescita di batteri patogeni.
La risposta, positiva a quanto pare, è arrivata dalle bacche di sambuco. Il loro succo, secondo i ricercatori della Justus-Liebig University , abbatterebbe almeno del 70% la riproduzione dei batteri.
Nel corso della ricerca sono stati presi in esame lo Streptococcus pyogenes e la Catarrhalis Branhamella, due batteri responsabili di diverse infezioni respiratorie, quelle alle quali l’uomo rischia naturalmente di essere più sottoposto. Utilizzando l’estratto standardizzato di sambuco nero al 10%, si ottengono buoni risultati contro tali batteri. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista BMC Complementary and Alternative Medicine, specializzata in rimedi naturali.
Spiega meglio l’effetto del succo il ricercatore Torsten Hain dell’Istituto universitario per la Microbiologia Medica:
L’attività mostrata dall’estratto liquidi di sambuco suggerisce che ulteriori approcci alternativi per combattere le infezioni potrebbero essere forniti da prodotti naturali.
Per essere di vero effetto l’estratto di sambuco deve però contenere almeno il 3,2% di antociani, sostanze antiossidanti spesso riscontrabili nei frutti di bosco e che contemporaneamente conferiscono al frutto il suo colore. Nel corso dello studio tedesco il succo di sambuco è stato testato anche per verificare una sua possibile validità nel combattere alcuni tipi di virus influenzale. La sperimentazione ha riguardato concentrazioni di succo pari al 5%, 10%, 15% e il 20%.
Le soluzioni di succo in concentrazione pari al 10% sono stati in grado di inibire batteri gram-positivi e gram-negativi al 70%. Concentrazioni più alte sono stati in grado di inibire la riproduzione dei batteri addirittura fino al 99%. Non eccessivamente entusiasmanti i risultati ottenuti con il virus influenzale, seppur positivi: le percentuali di inibizione riscontrate sono state del 30% con il virus dell’influenza A e del 25% con l’influenza B.
Conclude il ricercatore:
Dal momento che i risultati preliminari delle indagini di altri indicano un effetto inibitorio con gli estratti liquidi di sambuco contro virus dell’influenza A e B, si può concludere che il bersaglio molecolare dell’estratto di sambuco è comune a entrambi i generi virali.
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Fonte: La Stampa