Il piercing fai da te è una pratica sempre più in voga tra gli adolescenti per aggirare l’ostacolo della legge e dei genitori. L’allarme, arriva da Mauro Paradiso, dermatologo pediatrico dell’Idi di Roma.
Come ha spiegato Paradiso:
Il piercing lo vogliono anche i giovanissimi under 14, ma per farlo in negozi autorizzati devono avere almeno 14 anni o il nullaosta dei genitori. Il risultato è che se lo fanno da soli, anche a scuola, con aghi sterilizzati male o addirittura con le graffette. Molti poi, per tenerlo nascosto ai genitori, continuano a metterlo e toglierlo, esponendosi a rischi di gravi infezioni da stafficolocco aureo, fino alla endocardite batterica. I più esposti ai rischi sono soprattutto i maschi, perché hanno una percezione dei pericoli più bassa.
Il rischio di complicanze, infatti, riguarda 1 adolescente su 3, mentre 1 su 100 finisce per rivolgersi al Pronto Soccorso. I problemi più diffusi sono le infezioni, il pus, i sanguinamenti, le cicatrici sulla lingua, vicino gli occhi e ai genitali. Un’infezione locale grave, inoltre, può condurre a setticemia, endocardite ed epatite, sebbene si tratti di episodi molto rari.
Claudio Mencacci, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ha provato a spiegare le ragioni che spingono i ragazzi a bucarsi in modo estremo pur di avere un orecchino sulla lingua o sull’ombelico. Secondo l’esperto, infatti, gli studi con la risonanza magnetica funzionale hanno rivelato una correlazione tra i disturbi della personalità, la difficoltà nell’identità di genere e la confusione tipica dell’adolescenza con le tipologie di piercing più estreme.
Come spiega Menacci:
I ragazzi s’imballano, e in questo cortocircuito l’impulsività, tipica dell’adolescenza, è il sintomo comune. Quanto più la pratica è deviante e trasgressiva, tanto più è segnale di grave impulsività e viceversa.
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