La salvia è una pianta aromatica molto comune in cucina, ma le sue virtù sono apprezzate anche al di fuori dei fornelli.
La salvia, infatti, come suggerisce anche il nome di derivazione latina (salus salvus) che significa in buona salute in riferimento appunto alle sue proprietà benefiche, conferisce un gustoso aroma ai cibi, ma non solo. Questo arbusto cespuglioso sempreverde, tipico della zona centromeridionale, è noto sin dai tempi più antichi per il suo prezioso olio essenziale, ma anche per le vitamine B1 e C, flavonoidi dalle acclarate proprietà antiossidanti, tannini, mucillagini, saponine, resine ed enzimi. E’ conosciuta soprattutto per le sue proprietà digestive poiché in grado di stimolare la secrezione dei succhi gastrici, ma il suo impiego è davvero molto vasto.
La salvia aiuta a regolarizzare il flusso mestruale e attenuare le eventuali manifestazioni dolorose, così come è utile per contrastare i disturbi tipici della menopausa. Riduce l’eccessiva sudorazione di mani e ascelle. Questa pianta possiede anche proprietà antispasmodiche e ipoglicemizzanti. Ma le sue virtù non finiscono qui. La salvia, infatti, è un ottimo astringente e antisettico, nonché lenitivo per le infiammazioni delle gengive e delle mucose di tutta la bocca, a questo scopo viene utilizzata sotto forma di infusi o collutori per sciacqui e gargarismi. Ma contribuisce a mantenere l’alito fresco e i denti più bianchi.
La pianta, viene impiegata anche nella cosmesi per la preparazione di prodotti per la cura dei capelli grassi, della pelle rilassata. La tossicità della salvia è imputabile soprattutto all’uso improprio del suo olio essenziale, che va utilizzato con cautela e per periodi di tempo brevi. Alti dosaggi, infatti, potrebbero causare una reazione neurotossica. Inoltre, il suo uso è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento poiché rischia di bloccare la lattazione. Allo stesso modo, non è consigliata in caso di insufficienza renale e per chi soffre di tiroide.
Articoli correlati: