Come gestire la propria alimentazione se il lavoro impone di pranzare ogni giorno fuori casa? Per evitare che i pasti veloci diventino, giorno dopo giorno, un rischio per la nostra salute, possiamo anzitutto preoccuparci dei pasti che consumiamo dentro casa. Fare una buona prima colazione, ad esempio, aiuta ad arrivare al pranzo meno affamati mentre la cena dovrà fornirei nutrienti che non abbiamo assunto a mezzogiorno; in tal modo daremo equilibrio alla nostra giornata alimentare.
Quanto al pranzo, la cosa più importante è “saper scegliere” e la prima scelta riguarda il locale in cui servirsi: se possibile, meglio rivolgersi agli esercizi che offrono una maggiore varietà di cibi. Chi consuma il pasto al bar può ordinare un panino o un toast o una pizzetta farciti con verdure oppure tonno o formaggio fresco o salumi magri (prosdutto crudo, bresaola, arrosto di tacchino); meglio evitare quelli ripieni con maionese oppure con formaggio e salumi insieme.
In alternativa, molti bar offrono delle insalate verdi miste che possiamo tranquillamente consumare con una porzione di pane; occorre maggior moderazione, invece, se l’insalata è arricchita con mozzarella, tonno, uova sode, fagioli, pollo. Per completare vanno bene frutta fresca, frullati, yogurt, succhio gelati di frutta; sconsigliate le bibite dolci e gassate.
Se si pranza invece in una tavola calda, basta ordinare una sola portata; chi prende un primo consumerà il secondo a cena e viceversa. Tra i primi piatti preferire preparazioni semplici quali riso al sugo, minestre di legumi, patate (meglio lesse che cotte al forno) o pizza (marinara, alle verdure, ai frutti di mare). Tra i secondi piatti possiamo scegliere tra offerte tradizionali, come ad esempio un arrosto di vitello, un’insalata caprese, carne o pesce grigliati. Come sempre non può mancare la verdura di contorno (meglio cruda se ci sembra che la verdura cotta sia troppo condita) e, da bere, semplice acqua o un succo di frutta.