La sclerosi laterale amiotrofica potrebbe presto trovare una cura, grazie alla straordinaria scoperta di una ricerca, tutta italiana, che ha identificato nuovi importanti elementi per giungere ad una terapia maggiormente efficace di quelle attuali.
Primo tra tutti il fatto che la Sla colpisce i muscoli e non i neuroni legati al movimento, come si credeva sinora. In tal modo si potrà intervenire con dei farmaci mirati evitando che il paziente resti paralizzato.
Lo studio, finanziato dai fondi per la ricerca di Telethon e dall’Associazione statunitense per la lotta alla distrofia muscolare (Mda), è stato coordinato da Antonio Musaro’, dell’universita’La Sapienza di Roma.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati dettagliatamente dalla rivista di divulgazione scientifica Cell Metabolism.