Siamo lontani dall’immagine televisiva del Natale, quella in cui ci si incontra con i parenti per scambiarsi doni in allegria ed in cui tutti sono contenti. Il Natale sta diventando uno stress per molti, e come tale può sfociare in depressione. Una depressione che per fortuna per molti finisce una volta passate le feste, ma siccome non si può sottovalutare il problema, meglio riconoscere per tempo i sintomi.
A guidarci in questa “ricerca” ci hanno pensato gli esperti del Gottlieb Memorial Hospital, i quali sono convinti che esistono modi per riconoscere quando una persona è depressa e così fare in modo di intervenire prima che finisca al pronto soccorso. Secondo gli psicologi le feste possono incidere maggiormente sulle persona già instabili, ma a volte anche su chi non ha mai mostrato segni di insofferenza in precedenza. In particolare i segnali da valutare sono:
- Essere antisociali: evitare volutamente e caparbiamente tutti i motivi di incontro, dall’andare a fare i regali alle visite per dare gli auguri, fino al tentativo di fuga anche prima e durante cenoni e pranzi vari;
- Arrabbiarsi facilmente: in particolare mostrando sarcasmo ed infelicità di fronte alle manifestazioni di gioia da parte di altri;
- Abusare di alcool e/o droghe: in modo da “intorpidire” il dolore che la persona sente in queste occasioni e tentare di fuggire dalla realtà se non si può fuggire fisicamente;
- Sentire la mancanza del lavoro o di altri eventi: in particolare non sopportare la felicità di altre persone che sono in vacanza, ma non vedere l’ora di riprendere a lavorare o andare in qualche altro posto, con l’aumento della frustrazione per la mancanza dell’impegno;
- Sonnolenza eccessiva: la depressione spesso sfocia in una stanchezza ingiustificata ed una mancanza di voglia di alzarsi dal letto dovuta ad una sorta di “spegnimento” del proprio corpo.
Secondo il dottor Mark DeSilva, direttore medico del pronto soccorso a Gottlieb Memorial Hospital, se voi o un vostro amico presentate questi sintomi, o anche solo parte di essi, cercate di parlarne a qualcuno e, eventualmente, fare una visita al pronto soccorso per cercare dell’aiuto professionale.
[Fonte: Health24]
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