La nascita prematura per un neonato è una condizione di rischio per la salute: a partire da problemi fisici, fino ad arrivare a problematiche relative allo sviluppo. La medicina con i suoi progressi ha fatto in modo tale di ampliare a largo spettro la sopravvivenza dei bambini nati in anticipo sul periodo di gestazione, anche in casi limiti. Una scoperta ci insegna ora che le femmine premature sopravvivono più dei maschi.
Lo sostiene uno studio condotto in Australia dall’Australian National University Medical School , recentemente pubblicato su Pediatrics. La ricerca ha evidenziati che su un campione di duemila bambini nati pretermine (ovvero partendo dalla 28esima settimana di gravidanza ed oltre,n.d.r.) i neonati maschi avevano un tasso di sopravvivenza più basso rispetto a quello femminile e una maggiore probabilità di avere problemi neurologici a lungo termine, senza contare episodi di cecità, sordità o paralisi cerebrale.
Entrando nello specifico dello studio, di 1.394 maschietti presi in esame, il 23% è deceduto nel corso del ricovero in ospedale rispetto al 19% delle neonate di sesso femminile. I maschietti, è stato rilevato, hanno fatto registrare un tasso di incidenza più alto “di moderata e grave disabilità funzionale” nel corso dei primi tre anni di vita. A livello percentuale si parla quasi del 20%, rispetto ad un più contenuto 12% relativo alle femminucce.
I ricercatori non hanno ancora scoperto perché le bambine siano più “resistenti” dei bambini per ciò che riguarda la nascita prematura. Qualche ipotesi viene fatta pensando al cromosoma Y, che determina il sesso maschile e che si ritiene influisca a livello genetico su alcuni “fattori della salute”. Un esempio? Una ricerca ha dimostrato che i feti di sesso maschile sono quelli più soggetti ad aborto spontaneo. Nel caso dei neonati potrebbero avere importanza le differenze di genere relative alla risposta neurologica e cardiaca. Solo il tempo ed ulteriori ricerche saranno in grado di dare risposte più chiare.
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Fonte: Pediatrics