Se avevate dubbi sulla bontà o meno dei videogiochi, sentite questa storia. La vicenda riguarda un ragazzo scozzese di 24 anni, tale Marc Rodwell, che fino a poco tempo fa pesava 228 chili. Il giovane, resosi conto della gravità della sua condizione, ha deciso di rivolgersi ad uno specialista per perdere peso, e così gli è stata assegnata una dieta ed una serie di esercizi. Ma come si sa non è facile seguirli e mantenere sempre alta la motivazione, così Marc l’ha trovata in un videogioco.
Il gioco in questione si chiama Rock Band ed è un simulatore musicale in cui ci sono degli strumenti da suonare in modo molto simile alla realtà. Tra questi c’è la batteria uno strumento che piace a molti giovani ma che spesso viene abbandonato per la difficoltà ad usarla. L’utilizzo nel videogioco è però molto più semplice del normale, ma resta l’attività motoria molto intensa. Insomma, questo ragazzo ha cominciato a suonare la batteria, si è appassionato talmente tanto da inserire una sessione di alcune ore al giorno all’interno del gruppo di esercizi, ed ha cominciato a sudare e sudare.
Il risultato è stato che dopo alcuni mesi, ha perso la bellezza di 101 kg. Bisogna sottolineare che senza la dieta e gli altri esercizi non ce l’avrebbe mai fatta, ma giocare ad un videogioco in cui ci si muove, ed anche tanto, è servito a farlo rimanere motivato e a fargli fare quel movimento in più che molti ragazzi della sua età spesso non fanno.
Oggi Marc pesa poco più di un quintale, ancora tanto, ma di certo non è più in pericolo come un anno fa quando i medici non gli davano più di un anno di vita. I videogiochi non saranno una panacea, ma almeno con questa vicenda hanno ottenuto un punto a favore nella diatriba tra chi dice che fanno male e chi dice che non è così.
Articoli correlati:
Obesità infantile: alcuni videogiochi aiutano a bruciare le calorie
Obesità: i videogiochi “attivi” fanno dimagrire
Obesità giovanile, spesso cela dipendenza