La dieta mediterranea non avrebbe soltanto un effetto antiossidante, ma sarebbe anche afrodisiaca. E’ quanto al Convegno Medicina della Riproduzione, che si è tenuto ad Abano terme, dove Katherine Esposito, dell’ Università di Napoli, ha sottolineato come la cucina mediterranea, favorendo il benessere generale, possa concorrere ad una vita appagante sotto le lenzuola, poiché le proprietà antiossidanti dei cibi hanno effetti benefici sulla salute delle arterie e, quindi, sulle prestazioni sessuali.
Come ha spiegato la ricercatrice:
La dieta mediterraneaè caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca, verdure, pesce, latticini, carne, e molti condimenti e spezie, accompagnati da vino o infusi. l’Italia è al decimo posto nella graduatoria dell’aspettativa di vita alla nascita (81,77 anni). Un’analisi ha valutato i dati di oltre 1 milione e mezzo di persone in vari Paesi del mondo seguite fino a un massimo di 18 anni: coloro che aderivano in maniera piu’ corretta a un’alimentazione basata sui principi della dieta mediterranea presentavano una riduzione significativa della mortalità generale e di quella dovuta a cancro e malattie cardiovascolari nella misura del 10%.
Dai lavori è emerso anche come l’effetto di moltissime sostanze, potenzialmente dannose per la nostra salute e per l’ambiente, siano ancora poco noto, dagli additivi alimentari ai composti chimici presenti in prodotti di uso comune (dentifrici, saponi, detersivi, yogurt, cibi in scatola) il cui consumo costante può contribuire all’insorgere di asma, reazioni allergiche, disturbi gastrici e squilibri al sistema ormonale. Si tratta, infatti, di sostanze legali, considerate sino ad oggi sono “potenzialmente” pericolose.
Come ha osservato l’andrologo Andrea Lenzi, de La Sapienza di Roma, il colore acceso dei gamberetti è un colorante chimico, l’insalata in buste rappresenta un rischio perché la confezione di plastica rilascia sull’alimento delle sostanze che hanno un’azione anti-androgenica. Sotto la lente anche deodoranti, shampoo, bagnoschiuma, e ammorbidenti, che spesso contengono parabeni, composti chimici usati come conservanti, ma potenzialmente cancerogeni.
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